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Niente tariffe di riferimento per liquidare gli avvocati? Rischio blocco delle sentenze. Dopo il caso di Cosenza Cittadinanzattiva chiede norma urgente al Governo per evitare nuova "beffa" per i cittadini

Il recente decreto liberalizzazioni  ha eliminato oltre che tariffe minime e massime, quelle di riferimento per la liquidazione degli onorari dei legali nelle cause. L'effetto? I Giudici iniziano a rinviare le sentenze, non potendo definire con riferimenti certi proprio gli onorari.
Insomma, una ulteriore beffa per i cittadini, che senza alcuna certezza sui possibili risparmi introdotti da questa liberalizzazione, potranno incorrere in un ulteriore allungamento del proprio processo.

"Chiediamo al Governo di intervenire immediatamente con una norma transitoria", ha dichiarato Mimma Modica Alberti, coordinatrice nazionale di Giustizia per i diritti-Cittadinanzattiva, "per non lasciare spazio alle possibili interpretazioni da parte di un organo giurisdizionale nel momento in cui deve determinare il compenso da liquidare al professionista in assenza dei parametri che dovranno essere stabiliti da un "decreto del Ministro vigilante".

"Auspichiamo che il caso del giudice dell'esecuzione del Tribunale di Cosenza, il quale, applicando alla lettera l'artico 9 del Decreto legge, ha allungato di un mese la decisione sulla liquidazione delle spese, rimanga isolato, e nel contempo chiediamo al Ministro della Giustizia di disporre urgentemente l'emanazione del decreto che li definisca. Invitiamo i cittadini a segnalare a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. casi di ulteriori rinvii".

Alessandro Cossu

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