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Cittadinanzattiva su ticket sanitari: una misura iniqua e non risolutiva

“Siamo in linea generale contrari all'introduzione del ticket sanitario, è una misura odiosa perché colpisce le persone che hanno un problema di salute ed è iniqua. Sarebbe preferibile usare la fiscalità generale per rendere più equo il sistema”, queste le dichiarazioni di Francesca Moccia, coordinatrice nazionale del Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva sulle misure previste nella Manovra del Governo.

“Eravamo contrari a questa ipotesi già nel 2007”, ha aggiunto Moccia, “lo siamo ancor di più oggi dopo quanto è avvenuto in questi anni e che si prevede per il futuro: tagli alle risorse, blocco del turn over, piani di rientro con relative misure, forte riduzione dei posti letto, solo per fare alcuni esempi di provvedimenti che hanno avuto e avranno sempre di più un impatto sui cittadini.

In particolare, l'ipotesi relativa ai ticket sui pronto soccorso ci inquieta, perché è proprio lì che si leggono alcuni degli effetti di quanto avvenuto negli ultimi anni: spesso affollati e sotto organico, si trovano da tempo a dover rispondere di un vuoto, fuori dall'ospedale, di servizi alternativi a cui rivolgersi ad esempio nelle ore notturne o nei giorni festivi. L'introduzione del ticket sui pronto soccorso non risolverà il problema degli accessi impropri, è semplicemente un modo per fare cassa subito. Ci auspichiamo che, al di là dei ticket, si dia effettività al disegno che prevede il potenziamento dell'assistenza territoriale sulle 24 ore”.

Redazione Online

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