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Singolare scelta quella del Sindaco di Piedimonte Matese in provincia di Caserta. Infatti dal 2007 Vincenzo Cappello, assieme alla Giunta e ai consiglieri, di maggioranza e di opposizione, ha deciso di rinunciare sia allo stipendio che ai rimborsi per le trasferte. In 16 persone sono riuscite a risparmiare 100.000 euro l’anno, utilizzati per assegnare borse di studio a ragazzi meno abbienti, per l’assistenza ai disabili, per farmaci costosi, per la vigilanza davanti alle scuole ed altre iniziative di carattere sociale. Cappello ci tiene a sottolineare che la decisione è stata presa molto prima dello scandalo relativo ai costi della politica e che quindi non è stato il risultato di pressioni  di una opinione pubblica disgustata dall’avidità dei politici.
I 16 hanno semplicemente deciso di fare così per rimpinguare le magre casse del Comune, avendo ognuno di loro un altro lavoro con il quale campare. Si tratta di un Comune di 11.000 anime che non richiede probabilmente un lavoro a tempo pieno. E quindi chi faceva l’avvocato o il commercialista continua a svolgere la professione facendo politica per passione. Una volta hanno subito una fregatura: chi aveva ricevuto un aiuto in denaro se l’è andato a giocare ai video poker! Dichiara il sindaco che poi sono stati presi i dovuti provvedimenti.
Due considerazioni. Siamo nella provincia di Gomorra, terra violenta e massacrata dal malaffare. Ma non tutto è così e c’è chi considera normale essere onesto, trasparente e interessato a dare qualcosa per la gente della sua terra. In secondo luogo, che non si debba partire dal Piedimonte Matese per fare la riforma della politica, senza parlare, dichiarare o promettere, ma facendo, operando, dando il buon esempio? Approfondisci

Redazione Online

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