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bmyeys

Si tratta di una semplice applicazione per i telefoni smartphone, che sta raggiungendo il risultato della creazione di una rete di utenti che si mette a disposizione dei soggetti non vedenti: si chiama “Be My Eyes” e funziona grazie a un sistema di richiesta di aiuto, a cui gli iscritti rispondono attraverso una chiamata vocale.

Hans Jørgen Wiberg è l’ideatore dell’applicazione: la sua vista si è progressivamente ridotta dalla condizione normale alla nascita fino a un campo visivo ristrettissimo di soli 5 gradi, ed ha quindi pensato di trasformare la propria malattia e l’impegno nei confronti di chi ha problemi simili ai suoi, in un’opportunità di rivoluzionare il rapporto tra le persone. In pratica, utilizzando il servizio Be My Eyes si attiva una telefonata e l’applicazione condivide automaticamente il video o l’immagine che l’utente inquadra, permettendo a chi vuole aiutare di fornire indicazioni (come la “semplice” lettura della scadenza di una confezione di farmaci, o dei prodotti alimentari); è previsto anche un sistema di valutazione del servizio, a fine chiamata, di modo da segnalare eventuali utenti o utilizzi impropri del sistema. Approfondisci la notizia, su La Stampa e sullo stesso sito web dell’applicazione.

Salvatore Zuccarello

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