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Cittadinanzattiva su allarme siccità: l’agricoltura spreca, le famiglie pagano le inefficienze: +28% le bollette dell’acqua da gennaio 2000 ad oggi

"L’allarme siccità non è che il conto da pagare a gravissimi ritardi accumulati negli anni e ad inascoltati appelli sui livelli di sprechi delle risorse idriche. È ora di intraprendere una decisa lotta agli sprechi partendo da dove si registrano le più marcate inefficienze, vale a dire settore agricolo, comparto industriale e Pubblica Amministrazione".

Nelle parole del vice segretario generale Giustino Trincia, la posizione di Cittadinanzattiva in merito all’emergenza idrica del Paese, "per contrastare la quale" aggiunge Trincia, "anche ogni cittadino è chiamato a fare la sua parte, superando la logica del ‘non mi riguarda’ ed adottando piccoli gesti quotidiani per un uso responsabile e razionale delle risorse idriche".

"Al ritardo accumulato per decenni, in nome della difesa delle poltrone di migliaia di enti inutili, con la conseguenza di un servizio idrico in molte parti a pezzi e una rete idrica colabrodo, si unisce la beffa di bollette di consumo incomprensibili e di tariffe sempre crescenti: +28% le bollette dell’acqua da gennaio 2000 ad oggi, con marcate disparità di costo dell’acqua tra province di una stessa Regione e una babele di balzelli e canoni ad alleggerire le tasche dei consumatori".

"Per ripensare completamente il servizio idrico nel nostro Paese" conclude Trincia "occorre che il piano irriguo nazionale, proposto dal Ministero delle Politiche agricole, si fondi sulla logica dell’interesse generale e non su quella delle poltrone".

Redazione Online

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