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Cittadinanzattiva su crisi mutui subprime: cittadini spaventati e inconsapevoli delle possibili ricadute. Appello alle Istituzioni per garantire informazione chiara e certa per i risparmiatori

"La crisi dei mutui subprime pone l’urgenza agli Istituti di Garanzia, Consob e Banca d’Italia in primis, di garantire una informazione certa e chiara ai milioni di risparmiatori italiani spaventati dalle notizie provenienti dagli Usa e del tutto inconsapevoli delle possibili ricadute che la crisi può provocare". Nelle parole del vice segretario Giustino Trincia, l’appello di Cittadinanzattiva alle Istituzioni nazionali affinché si spendano in un’attività di informazione oltre che di vigilanza. "Occorre chiarire con un linguaggio accessibile" continua Trincia "quanti, quali e per quali importi siano gli eventuali istituti di credito esposti con sofisticati prodotti finanziari derivati, in alcuni casi addirittura classificati con AAA. Per non confondere le vicende legate alle borse con quelle legate ai mutui immobiliari, ci aspettiamo che venga ufficialmente assicurato che non sussiste in Italia e in Europa alcun collegamento tra il mercato finanziario e il mercato dei mutui immobiliari, e quindi che non c’è alcuna ragione plausibile per aumenti dei tassi d’interesse sui mutui a tasso variabile. Non vorremmo che ai danni per le speculazioni di borsa di questi giorni si aggiungessero anche quelli provocati dai soliti furbi in attesa di rialzare strumentalmente tassi d’interesse già molto alti per gli oltre 2.200.000 contratti di mutuo ad oggi stipulati in Italia a tasso variabile, e per i circa 700.000 mutui a tasso misto". Cittadinanzattiva ricorda che a seguito di otto consecutivi aumenti (dal 2% al 4%) del tasso ufficiale di sconto decisi dalla BCE in pochi anni, per una famiglia con un mutuo di 150.000 € le relative rate mensili sono cresciute tra i 150 e i 200 €, cioè tra i 1.800 e i 2.400 € in più su base annua. A livello internazionale, Cittadinanzattiva auspica che la Banca Centrale Europea rinunci ad alzare ulteriormente il Tasso ufficiale di sconto, per scongiurare un ulteriore indebitamento delle famiglie, con il conseguente rischio che aumentino le difficoltà di molti ad onorare il pagamento delle rate del proprio mutuo, e che le Banche Centrali pongano sotto maggiori controlli e vincoli i prodotti finanziari derivati.

Redazione Online

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