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Dossier Cittadinanzattiva sul rapporto tra cittadini e P.A. Il diritto all’informazione viene negato nel 31% dei casi e i rimborsi Irpef ritardano anche 10 anni. Fioccano le proteste: +9% rispetto all’anno passato

Convegno Forum PA “Semplificazione e qualità della pubblica amministrazione: fatti, distanze e proposte” - Fiera di Roma, padiglione X - ore 15.00

L’elemento caratterizzante della P.A. in Italia? La mancata risposta alle richieste di informazioni: che si tratti di ricevere un rimborso dal fisco, contestare una multa o chiedere un permesso di soggiorno poco cambia, il cittadino ha difficoltà a reperire le informazioni necessarie. Per ricevere, magari, cartelle pazze o informazioni che non richiede, come dimostra la vicenda delle dichiarazioni dei redditi online di questi giorni, esempio emblematico dello stato confusionale in cui versa la Pubblica Amministrazione italiana.

Il risultato? Peggiorano nettamente i rapporti tra cittadini e P.A., sia a livello di amministrazione centrale che locale: nel 2007, su 100 lamentele in tema di servizi di pubblica utilità, il 21% riguardano la P.A. a fronte del 12% registrato nel 2006 e del 17% registrato nel 2005. A determinare questa inversione del trend, con un incremento di lamentele del 9% rispetto ad un anno fa, le frequenti violazioni del diritto all’informazione (riscontrate nel 31% dei casi) alla tutela (28%) e a servizi di qualità (20%). Seguono, violazioni del diritto alla trasparenza e alla sicurezza (6% ciascuno).

I dati sono stati presentati oggi a Roma al convegno del Forum PA “Semplificazione e qualità della pubblica amministrazione: fatti, distanze e proposte”. “Nelle parole del ministro della Funzione Pubblica on. Brunetta vi sono propositi ampiamente condivisibili” ha commentato il vice segretario generale di Cittadinanzattiva Giustino Trincia.

"Per una pubblica amministrazione vicina alle esigenze dei cittadini occorre puntare su una nuova cultura sindacale e soprattutto sulla valutazione degli oltre 3 milioni e mezzo di dipendenti pubblici”. Queste le richieste: valutare con rigore e senza condizionamenti dei partiti i dirigenti della pubblica amministrazione; insegnare ai dipendenti pubblici la capacità di autovalutarsi; coinvolgere le organizzazioni dei cittadini nei Nuclei di valutazione dei dirigenti della P.A.

Dall’analisi dei dati la fotografia del controverso rapporto tra i cittadini e le tante facce della Pubblica Amministrazione (su www.cittadinanzattiva.it il dossier completo): Fisco (28% delle segnalazioni relative alla P.A., +12% rispetto al 2006). Rimborsi Irpef: lieve miglioramento rispetto al recente passato, ma ancora troppo lunghi i tempi di attesa: se un contribuente su due li ottiene entro 5 anni, il 30% aspetta da 6 a 10 anni, ed il 20% non meno di 10 anni. Agevolazioni fiscali: la mancanza di informazione sulle procedure da seguire e sulle categorie di disabilità che danno diritto ad agevolazioni fiscali si somma alla complessità della documentazione da presentare. Il risultato è che molti cittadini, pur avendone diritto, non hanno potuto beneficiare di agevolazioni fiscali. Cartelle pazze: richieste assolutamente infondate perché il cittadino ha già pagato i tributi richiesti o perché vi sono palesi errori nei conteggi. Deduzioni/detrazioni fiscali: difficoltà nel riscontrare le modalità di richiesta e di conteggio. Canone rai: poco chiare le modalità di reclamo da presentare in caso di contestazioni e crescente malcontento per il costo del canone a fronte del servizio offerto.

Pratiche amministrative & autocertificazione (25% delle segnalazioni relative alla P.A., -1% rispetto al 2006): dal rinnovo/rilascio dei documenti alle pratiche su cittadinanza/permessi di soggiorno, ai cambi di residenza o ai passaggi di proprietà, le difficoltà sono simili e riguardano il reperimento delle informazioni sui documenti da presentare, gli uffici ai quali indirizzare le richieste e le relative modalità da seguire; gravi anche i ritardi, spesso imputabili alla mancata comunicazione tra uffici della P.A.: per ottenere un cambio di residenza si può attendere anche tre mesi. Sempre complicato, inoltre, poter accedere agli atti amministrativi: nonostante tale diritto sia riconosciuto da anni, molti cittadini se lo vedono negare o riescono a farlo rispettare con enormi difficoltà. Infine, la mancata previsione di procedure rapide e snelle per la risoluzione di “intoppi” burocratici a volte anche banali pesa drammaticamente su migliaia di cittadini, che denunciano di non potersi difendere in alcun modo di fronte a tali soprusi, vedendosi di fatto violare il proprio diritto alla tutela.

Multe (17% delle segnalazioni relative alla P.A., +7% rispetto al 2006): le relative segnalazioni riguardano contestazioni e dubbi sulla regolarità degli strumenti con i quali viene rilevata la velocità dei veicoli: non sempre rispondono alle caratteristiche stabilite dalla legge. In tema di contestazioni, i cittadini vogliono sapere i casi in cui si può contestare la multa, i tempi e i modi per farlo. A creare confusione, in particolare, l’applicazione della sanzione amministrativa in luogo della detrazione dei punti della patente nel caso all’automobilista non venga contestata immediatamente la violazione e non abbia comunicato le generalità di chi era alla guida: arrivano due verbali ma non è sempre chiaro che si riferiscano alla stessa multa.

Welfare (14% delle segnalazioni relative alla P.A., +7% rispetto al 2006): tempi di attesa troppo lunghi, difficoltà delle procedure, mancato accesso agli atti sono le violazioni che si riferiscono alle criticità riscontrate dai cittadini che hanno diritto alle pensioni di invalidità/anzianità, ed in genere ad altre prestazioni sociali: lacune della P.A. particolarmente gravi perché vanno a colpire categorie sociali deboli e svantaggiate.

Ulteriori lamentele in tema di P.A. hanno ad oggetto gli ambiti della giustizia (9% delle segnalazioni relative alla P.A., +3% rispetto al 2006: info su competenze del giudice di pace, procedure di conciliazione extragiudiziale e class action) e della sicurezza degli istituti scolastici e dei luoghi di lavoro (6% delle segnalazioni relative alla P.A.).

Redazione Online

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