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CUCCHI: CITTADINANZATTIVA, CI FU TOTALE MANCANZA UMANITA'
NUOVA UDIENZA PROCESSO, OGGI CONCLUDERANNO LE PARTI CIVILI
(ANSA) - ROMA, 15 APR - La vicenda della morte di Stefano
Cucchi, il geometra arrestato il 15 ottobre 2009 per droga e
morto una settimana dopo all'ospedale 'Sandro Pertini', si è
caratterizzata "per la totale mancanza di umanità". Lo ha
sostenuto l'avvocato Stefano Maccioni che, nel processo che vede
imputati sei medici, tre infermieri, e tre agenti della polizia
penitenziaria, è costituito parte civile per
'Cittadinanzattiva'.

 


La conclusione non poteva che essere la richiesta di condanna
di tutti gli imputati, con risarcimento danni da liquidarsi in
via equitativa in 100mila euro e con una provvisionale
immediatamente esecutiva di 50mila euro.
"Stefano - ha detto Maccioni - non sarebbe morto se gli
fossero stati riconosciuti i diritti umani, in primo luogo il
rispetto". Per il penalista, "c'é stato un errore
macroscopico nella perizia disposta dalla Corte, soprattutto
quando indica nel capo e nel sacro le lesioni trovate sul corpo
di Cucchi. Stefano aveva i jeans macchiati di sangue dall'
interno e ci sono elementi che dicono che quelle macchie siano
precedenti al momento in cui fu portato in aula per la convalida
del suo arresto. Quando fu portato a piazzale Clodio non aveva
lesioni, non aveva macchie di sangue; questo è un dato
obiettivo. Così come c'é un elemento chiaro, univoco, e sono
quelle macchie sui pantaloni".
Sul tema del rifiuto delle cure da parte del giovane,
"dall'istruttoria dibattimentale ha aggiunto Maccioni; è
emerso che ogni volta che i sanitari hanno insistito, Stefano si
é fatto curare. Così come ogni tutte le volte che gli fu
spiegato il perché era necessario. Stefano rifiutò di
alimentarsi fin dal suo ingresso al Pertini perché voleva
parlare col suo avvocato, magari per denunciare le lesioni
subite. Ma non gli è stato consentito di farlo. Se è stata
burocrazia, sciatteria o mancanza di volontà sarete voi giudici
a stabilirlo".
Sulla causa della morte, il messaggio conclusivo: "Non si
può sostenere sia stata una morta improvvisa e inaspettata.
Stefano aveva segni clinici e doveva essere curato". (ANSA).

 

Fonte: Agenzia Ansa

Aurora Avenoso

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