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Editoriali

margherita.gifVi ringrazio per avermi invitata a portare il saluto di Cittadinanzattiva.In questo Congresso, come in quello dei Ds, si è molto parlato dei cittadini, soprattutto in riferimento al futuro Partito democratico. Per evitare che si affronti l'argomento in modo un po' retorico, credo sia importante che prendano la parola i cittadini in carne e ossa portando la testimonianza di un impegno civico a tutela dei diritti, vissuto e praticato in totale indipendenza da partiti ed istituzioni.

Mi soffermerò su tre punti: i soggetti del Partito democratico, i temi da mettere in agenda, le primarie.

I soggetti
Non è pensabile che il Partito democratico nasca solo con i soggetti in campo, vale a dire i due partiti. È necessario coinvolgere i soggetti della sussidiarietà, i cittadini di cui parla l'articolo 118 della Costituzione, che in modo autonomo si occupano dell'interesse generale del paese.

Ciò richiede un allargamento del concetto di classe dirigente. Chi dovrà animare ed essere parte di questo processo? La classe dirigente del Paese è fatta anche di tutti quei soggetti che, di fatto e con piena responsabilità, si occupano di far funzionare questo Paese: in questi giorni le associazioni dei consumatori sono sedute al tavolo con l'ABI per determinare il tasso di penale per la chiusura anticipata dei vecchi mutui. Sono riusciti a strappare il passaggio dal 3.5 allo 0.5. E questo a vantaggio di 3 milioni e mezzo di mutui. Come si fa a non considerare questo mondo, quello delle organizzazioni civiche, come parte della nuova classe dirigente del Paese? Allora, se si vuole costruire una nuova formazione, non si può prescindere da questo mondo che, già da tempo e in una grande quantità di settori, svolge un ruolo non secondario nel governo di questo paese. Non ci si può lamentare dell'antipolitica se poi non si aprono spazi per una pluralità di sensibilità disposte ad impegnarsi per il cambiamento di questo paese.

I temi e l'agenda
Non è pensabile che il Partito democratico nasca con un'agenda tutta interna al mondo della politica, senza tenere conto di che cosa vogliono i cittadini e che cosa vivono nella concretezza della loro vita quotidiana.

La salute: l'ultimo rapporto PiT Salute parla di problemi nuovi ed allarmanti.
Il rifarsi avanti di una burocrazia devastante impedisce proprio ai più poveri l'accesso ai benefici.: basti pensare al fatto che ci possono volere anche tre anni per avere una pensione di invalidità.
La mobilità sanitaria e il federalismo inducono i cittadini a spostarsi per cercare le cure migliori, ma i loro diritti sono a pezzi, nel senso che non valgono più da una Regione all'altra.
Non c'erano state le riforme sulla semplificazione degli anni '90? Ed era questo il federalismo senza diritti che volevamo?

Le liberalizzazioni e i servizi di pubblica utilità
Abbiamo appoggiato in pieno le liberalizzazioni e la riforma dei servizi pubblici locali. Per migliorare la qualità dei servizi bisogna rompere i monopoli e i legami tra i favori politici e la gestione dei grandi servizi. Riteniamo, però, che sia necessario rafforzare il ruolo di controllo e contrattazione dei cittadini sulla qualità dei servizi. Altrimenti, le liberalizzazioni riducono notevolmente la politicità del loro impatto. Quindi sì alle liberalizzazioni, e sì al potere dei cittadini, nei contratti di servizio e nelle forme di verifica della qualità offerta. Si parla tanto di partecipazione, ma senza forme concrete resta solo retorica. Questo è un modo per dare concretezza.

La scuola
Non voglio addentrarmi nel tema, ma un Paese che investe così poco nella scuola, non pensa al futuro. Soprattutto non si rende conto di quanta gente nella scuola ha voglia di trovare gli spazi per renderla più sicura e farla funzionare. La scuola è un serbatoio di democrazia in concreto, e non solo una specie di "fogna comportamentale". Ogni anno 10.000 scuole con milioni di studenti partecipano alla Giornata nazionale sulla sicurezza nelle scuole, promossa da Cittadinanzattiva, per occuparsi della sicurezza degli edifici, della sicurezza alimentare, del bullismo. È una buonissima notizia, ma è difficile che di queste cose si parli quando si fanno le agende. La scuola è solo un peso e un onere.

La valutazione dei dirigenti pubblici
Tiziano Treu ha parlato di questo tema. Il Paese non si può più permettere di avere dirigenti che non vengono mai valutati, che prendono incentivi a pioggia, che vengono protetti anche quando non fanno nulla. La valutazione dei dirigenti pubblici deve stare nell'agenda del nuovo Partito democratico e anche i cittadini devono poter concorrervi. Con buona pace del sindacato, i giovani, chi non ha un lavoro sicuro, ma anche i dipendenti pubblici che lavorano bene, devono sapere che non ci sono zone di riserva, che i sistemi premianti sono veri, che chi non lavora se ne deve tornare a casa.

Le primarie
Recentemente Cittadinanzattiva, assieme all'Associazione per il partito democratico di Gregorio Gitti, ha costituito Parte Civile, un comitato che vuole occuparsi di inserire il punto di vista dei cittadini per la riforma della politica. Noi siamo ovviamente d'accordo con le primarie per la costituzione del gruppo dirigente del nuovo partito. Come potrebbero non essere d'accordo i cittadini? Ma ci batteremo perché siano primarie vere e aperte al 100% sia nell'elettorato attivo che nell'elettorato passivo. Cittadinanzattiva non potrà prendervi parte direttamente, per la sua natura di soggetto indipendente dai partiti. Ma vogliamo concorrere con Parte Civile a scriverne il regolamento e a controllarne il corretto svolgimento. Non ci piace l'idea delle quote o di una specie di terza gamba con candidature per la società. Militanti dei partiti e cittadini devono mischiarsi in liste concorrenti, proprio perché oggi il rinnovamento può nascere solo dalla contaminazione tra mondi diversi.

Per concludere, mai come in questo momento vale il detto evangelico "Perdersi, per ritrovarsi". Per fare qualcosa di veramente nuovo è necessario un po' perdersi, aprendosi, ascoltando, guardando, non legandosi al passato e alle proprie sicurezze. Poi ci si ritrova sicuramente, soprattutto si ritrova il Paese".

Redazione Online

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