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Editoriali

punto_26_02_09Dopo la scandalosa sentenza in primo grado, che aveva prosciolto tutti gli imputati, in appello sono piovute le condanne nei confronti di chi, in diversi ruoli e posizioni, ha avuto una responsabilità nella tragedia dei 27 bambini morti nel crollo della scuola nel corso del terremoto del 2002. In attesa del testo definitivo della sentenza, è importante sottolineare alcune importanti decisioni dei giudici.


Il primo: Cittadinanzattiva, che è l'unica organizzazione parte civile in tutte le fasi del processo, è stata riconosciuta come parte lesa con diritto al risarcimento del danno. Si tratta di un fatto "storico" perché, oltre a vedere soddisfatte le richieste delle vittime dirette e delle loro famiglie, si legittima il ruolo di una organizzazione civica in un processo riguardante la tutela della sicurezza della scuola, la tutela del territorio e la protezione civile. Viene premiato infatti un ruolo di impegno e di vigilanza sulla prevenzione e il controllo dei rischi, che può vedere presente Cittadinanzattiva in altri importanti processi sugli stessi ambiti. Si pensi solo al fatto che proprio oggi, giovedì 26 febbraio, si è svolta la cerimonia di consegna al Comune di Rivoli (TO) del murales dedicato a Vito Scafidi, il ragazzo morto a seguito del crollo del Liceo Darwin nel novembre 2008, e realizzato dai ragazzi delle scuole romane in occasione della VI Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole. A tutela della sicurezza, si è costituito un Comitato di genitori, che Cittadinanzattiva supporterà come è avvenuto a San Giuliano.

Il secondo aspetto importante è che i condannati sono stati anche interdetti (per alcuni per sempre, per altri in modo temporaneo) dai pubblici uffici e dall'esercizio delle rispettive professioni, onde evitare che certi fatti si ripetano. Questa decisione, importante ai fini della prevenzione di altri incidenti, magari facilitati da appalti "facili", è innovativa rispetto ad un costume tipicamente italiano, teso a dimenticare, riabilitare in fretta, fare finta che non sia successo nulla.

Un terzo aspetto riguarda il ruolo delle altre parte civili. Non è stato riconosciuto alcun risarcimento alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministeri dell'istruzione, anch'essi parti civili. Anzi la Corte d'appello ha anche disposto la trasmissione degli atti al Tribunale dei Ministri al fine di valutare eventuali responsabilità dello Stato Italiano per ritardo nei soccorsi. Come dire: più che fare la parte civile le nostre istituzioni dovrebbero assumersi la responsabilità, per la parte che compite loro, di quanto avvenuto, sia che si tratti di ritardi nell'emergenza, sia - diciamo noi di Cittadinanzattiva - che si tratti di inadempienze nella messa in sicurezza delle scuole italiane.

Sicuramente ci sarà il ricorso in Cassazione, ma già quello che è avvenuto con la sentenza d'appello rappresenta un tassello importante per una giustizia che funzioni a tutela delle vittime.

Un ringraziamento particolare va rivolto agli avvocati che hanno tutelato con grande professionalità e passione Cittadinanzattiva in questo processo, Quirino Mescia e Vittorio Piccirillo.

Teresa Petrangolini
Segretario generale di Cittadinanzattiva

 

Guarda l'intervista che Antonio Gaudioso, Vice-segretario generale, ha rilasciato al TG3

Redazione Online

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