Menu

Editoriali

elezioni 2013 2015 02 18

L’Italia sta affrontando l’ennesimo appuntamento elettorale tra speranze e paure come mai nella sua recente storia di paese democratico.
La crisi finanziaria che ha investito il mondo occidentale sta facendo sentire molti dei suoi effetti e, con estrema prudenza, speriamo sia passato il peggio.
Ma, come dopo ogni evento catastrofico, ci dobbiamo mettere a guardare il mondo intorno a noi per osservare la devastazione, la mancanza di punti certi dai quali ripartire, lo sconforto che prende e attanaglia i cuori di fronte a tanto disfacimento.
Se la crisi ha avuto effetti devastanti su molti, va rimarcato che tale situazione ha messo alle corde un modello di sviluppo non più sostenibile. E si può affermare che dopo questo tsunami finanziario nulla sarà come prima.

Questa situazione non può lasciare indifferente nessuno, tanto meno un’organizzazione come Cittadinanzattiva. Anzi proprio da questo stato dobbiamo avere capacità innovative, visioni di un presente e di un futuro che sia un’opportunità per tutti senza lasciare indietro nessuno. E per fare questo serve anche la politica intesa come servizio alla comunità ed alle persone. Richiamare quindi la politica a assumersi la responsabilità di immaginare anch’essa un diverso futuro deve essere messa nell’agenda di chi, come noi, è sulla frontiera del futuro e si trova spesso a dover mettere insieme preoccupazioni, frustrazioni e limiti di un sistema che non riesce più a garantire uguali diritti a tutti da un lato, e eccellenze, storie di ordinaria umanità e grandi intuizioni civiche. Viviamo tempi difficili, ma sono i nostri tempi e dobbiamo assumerci il compito di ricostruire un tessuto sociale, culturale e politico di ampio respiro dove ogni persona abbia lo spazio che merita, dove ogni visione abbia domicilio, dove non c’è diritto nella prevaricazione del più forte e del più furbo.

Per questo che, così come abbiamo sempre fatto nella nostra storia, chiederemo ai candidati premier alle prossime elezioni del 24-25 febbraio prossimo cosa pensano di fare una volta eletti, che paese immaginano, quale è la loro proposta e quali sono i loro impegni principali. Quindi nel prossimo numero della newsletter metteremo a disposizione le interviste di coloro i quali ci avranno dato tempo per rispondere alle nostre domande.

Ma facciamo anche un passo ulteriore.

Come movimento abbiamo avuto sempre una visione e delle politiche centrate sui cittadini presentandole e dichiarando quali fossero i nostri obiettivi.

Ebbene nel sito di Cittadinanzattiva trovate il Manifesto che la Direzione nazionale del movimento ha varato.

Da oggi vi chiediamo di scegliere tra queste, quali sono le più urgenti, le più importanti, le più necessarie.

Si apre, anzi riprendiamo, un filo che avevamo già aperto qualche tempo fa: il sondaggio civico perché crediamo che il punto di vista dei cittadini sia imprescindibile per prendere decisioni accurate e che facciano attrito con la realtà. Altrimenti parleremmo del sesso degli angeli o faremmo filosofia teoretica.

Nei tempi di crisi noi, per nostra colpa originale, abbiamo un’incrollabile fiducia nelle capacità dei cittadini di guardare al futuro e di immaginarlo nell’agire presente. Per questo vogliamo incrociare la politica che si assume la responsabilità di governare, con la politica che si realizza grazie a migliaia e migliaia di cittadini nei luoghi dove questi vivono e lavorano. Sono spesso mondi distinti e distanti che sono spesso indifferenti.

E’ un incontro che può dare grandi frutti. E noi siamo qui a preparare il terreno anche sotto questa grandine. Perché siamo coscienti che da grandi rischi possono nascere grandi popoli.

Elio Rosati, Direzione Nazionale Cittadinanzattiva

Elio Rosati

Iscriviti alla newsletter

Valore non valido

Valore non valido

Valore non valido

Valore non valido

Valore non valido

Valore non valido


Valore non valido

Valore non valido