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Editoriali

In Europa la mobilità svolge un ruolo vitale per il mercato interno e la qualità di vita dei cittadini. Siamo perfettamente consapevoli di quanto il settore dei trasporti risulti fondamentale per economia e società, procurando crescita economica e occupazione.
Chiudiamo un occhio, invece, sul fatto che lo stesso settore dei trasporti non sia più sostenibile. Lo denuncia da tempo la Commissione europea: i trasporti risultano infatti responsabili di circa 1/3 del consumo finale complessivo di energia nei paesi membri dell’Agenzia europea dell’ambiente, e di più di 1/5 delle emissioni di gas serra, nonché di una parte considerevole dell’inquinamento atmosferico e acustico urbano che subiamo ogni giorno.

 

 

 

Così, oltre a chiudere un occhio, chiudiamo anche orecchie, bocca e naso, per non soccombere soffocati da smog e rumore del traffico... 

Ma allora, se la riduzione della mobilità non è certamente un’opzione praticabile, non ci rimane che rilanciarne un nuovo modello più sostenibile. Per contribuire a diffondere questo messaggio, Acitive Citizenship Network, la rete Europea di Cittadinanzattiva, ha organizzato una serie di eventi in diverse città del continente, in collaborazione con locali organizzazioni della società civile con le quali collabora ad un comune progetto europeo sulla mobilità.
L’obiettivo è incentivare i cittadini a confrontarsi con stili e modalità di spostamento che siano più sostenibili dal punto di vista ambientale, sociale ed economica, e, al tempo stesso, portare le loro esigenze di mobilità all’attenzione delle Istituzioni.
Le iniziative, non a caso, si realizzeranno nell’ambito della Settimana europea della mobilità (16 - 22 settembre), la campagna di sensibilizzazione promossa dalla Commissione Europea di cui Active Citizenship Network ne è diventata partner ufficiale a partire proprio da quest’anno.
Workshop a tema sono in programma a Faro, in Portogallo, a cura della Associazione In Loco, e a Merida in Spagna con Fundación Ciudadanía; stand informativi saranno invece predisposti nel centro di Belgrado, in Serbia, gestito dall’associazione locale Consumers center of Serbia, e in Italia a Bologna, grazie all’impegno della Segreteria Regionale di Cittadinanzattiva-Emilia Romagna.
Analoghe iniziative di confronto e sensibilizzazione sono in programma in Bulgaria grazie a Index Foundation, in Lituania con Consumer Rights Protection Center, in Romania con The National Association for Consumer Protection and Promoting Programs and Strategies e in Slovacchia con Society of Consumer protection S.O.S. Poprad nelle città di Prešov e Poprad.
Gli incontri hanno anche l’obiettivo di presentare una prima ricognizione sulle criticità ricorrenti nei diversi Paesi, e produrre raccomandazioni civiche da porre all’attenzione delle istituzioni comunitarie oltre che nazionali.
Un modo semplice e concreto per dare la giusta centralità ai cittadini in un contesto, quello della Settimana Europea della Mobilità, che rischia di essere troppo autoreferenziale per le Amministrazioni Comunali. A proposito, a pochi giorni dal via, alla Settimana hanno aderito oltre 1000 città. Fanno la voce grossa i 353 Comuni spagnoli, seguiti dai 254 dell’Austria e i 115 dell’Ungheria. Finora, dall’Italia hanno aderito solo 62 città...

Mariano Votta, Coordinatore Active Citizenship Network

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Mariano Votta

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