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Editoriali

"Una riforma contraddittoria ed autoritaria”. Così definisce Cittadinanzattiva il decreto Gelmini appena approvato al Senato. “Per questo abbiamo aderito allo sciopero generale del 30 ottobre, una scelta per noi inconsueta”, spiega Teresa Petrangolini, segretario generale di Cittadinanzattiva. “La riforma non ci piace né nel merito né nel metodo: manca una oggettività dei dati e si va contro leggi già esistenti, come le normative sulla sicurezza e quelle a tutela dei disabili.Ed il metodo è fuori dalla democrazia: non è pensabile cambiare la scuola in 15 giorni, prendendo in giro la sensibilità e l’intelligenza di chi sta protestando.

La scuola è un pezzo fondamentale del Welfare: una sua riforma non può avvenire senza un processo condiviso e che tenga conto dell’attuale società”. “Occorre agire in due direzioni – continua Petrangolini: lotta agli sprechi e razionalizzazione delle risorse, e una valutazione del sistema scolastico, a partire dalla selezione e formazione dei docenti fino ad arrivare alla valutazione di dirigenti e personale”.

 


Invitiamo i lettori a consultare un Dossier di Tuttoscuola che mette a confronto, in un apposito studio scaricabile dal sito www.tuttoscuola.com, tutte le imprecisioni, le forzature e anche i veri e propri errori contenuti nel dossier sulla scuola "Tutte le bugie della sinistra", presentato lo scorso 22 ottobre dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e dal ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, e nel controdossier pubblicato poche ore dopo dal Partito democratico "Tutte le bugie del premier sulla scuola".

 

 

Redazione Online

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