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Cava dei Tirreni, Nardò (LE), Robecchetto con Induno (MI), Roma, Udine: provengono da varie parti d’Italia gli studenti delle cinque scuole premiate con la quattordicesima edizione del Premio Buone pratiche a scuola “Vito Scafidi”, promosso da Cittadinanzattiva. Al centro dei loro progetti temi come la sicurezza del territorio, la cittadinanza attiva, l'aducazione al benessere. E quest'anno anche le esperienze innovative per fare scuola e mantenere i legami con  gli studenti più piccoli durante il lockdown. Vediamoli nel dettaglio.
I ragazzi del Liceo Scientifico Statale Genoino di Cava de’Tirreni (SA), con il progetto “Il Rosso e il Giallo”, hanno realizzato un percorso formativo sulla sicurezza del territorio, iniziato con la giornata del geologo, la giornata della sicurezza e la visita didattica presso il Dipartimento della protezione civile. Attraverso l’incontro e l’intervista al Sindaco di Amalfi vengono portati alla luce i principali rischi del territorio, quali frane, smottamenti, mareggiate. Dalla conoscenza dei rischi alla consapevolezza di un territorio esposto, il percorso didattico continua con la verifica, da parte dei ragazzi dei Piani comunali e delle aree di attesa presenti sulla costiera amalfitana.
Gli studenti del Liceo Scientifico Copernico di Udine ricostruiscono, attraverso una complessa sceneggiatura, il percorso de “La banconota X” che la vede protagonista di alcuni scambi fra malavitosi, da Palermo a Milano passando per il territorio “insospettabile” del Friuli Venezia Giulia, fino a giungere nelle mani di un ignaro cittadino, imparentato con la prima vittima dell’estorsione.


Con il progetto “Liberi per vivere”, il  Liceo Scienze Umane dell’Istituto Galilei di Nardò (LE) ha coinvolto gli studenti in una complessa ricerca didattica finalizzata a riconoscere e individuare negli adolescenti la presenza di fattori che predispongono all’emergere di disagi (percezione di sé, del proprio corpo, del rapporto col cibo; gestione dell’aggressività; rapporto con i social e con le nuove tecnologie; uso e abuso di fumo, alcol, droga e farmaci), con l’obiettivo finale di valorizzare e promuovere la libertà da ogni forma di dipendenza.
L’asilo nido Santa Gianna Beretta Molla di Robecchetto con Induno (MI) è il promotore di “Il Covid raccontato ai più piccoli”: a partire dalle videochiamate fra educatori, piccoli studenti e genitori durante il lockdown, si è arrivati alla produzione di una videostoria a puntate con protagonisti i bambini stessi, per accompagnarli nel periodo di attesa e per condurli fino ad un eventuale rientro.
Con “La scuola bussa alle porte”, le educatrici della Scuola Dell’infanzia Comunale A. Manzoni e del Nido Arcobaleno di Roma hanno fin dall’inizio del lockdown cercato di ridurre la distanza fisica dai piccoli alunni e dalle loro famiglie. È stata così ricostruita una nuova routine con appelli al mattino e saluti della buona notte, proposte di lavori manuali e logici e una sistematica riproposizione di attività già realizzate in presenza, di competenze già acquisite, con un’attenzione particolare per le disabilità sensoriali visto che molte attività sono state realizzate anche con il linguaggio dei segni per non udenti.

 

Guarda su Youtube la playlist  e scarica il vademecum che racconta i progetti realizzati dalle scuole. Ascolta il servizio radiofonico di "Che Giorno è" - Rai Radio1.

 

Aurora Avenoso

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