Una recente indagine del Ministero della Salute rileva una non corrispondenza tra circa la metà delle cartelle cliniche esaminate e le relative schede di dimissioni ospedaliere, tale da non giustificare il ricorso al taglio cesareo. Il ricorso improprio al parto cesareo costa ogni anno allo Stato 80-85 milioni di euro di spreco, e la cosa appare ancor più grave in un momento storico di ingenti tagli al SSN che si ripercuotono direttamente su portafoglio e servizi resi al cittadino. Approfondisci e leggi l'indagine del Ministero