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I pazienti che hanno pagato i salvavita di tasca loro dopo il 5 dicembre possono far ricorso al giudice civile per ottenere il rimborso in virtù dell'articolo 32 della Costituzione. In generale, infatti, per l'erogazione dei farmaci ritenuti indispensabili e insostituibili, diverse pronunce della Corte di Cassazione e della Corte Costituzionale riconoscono sia l'accesso al farmaco in via preventiva sia il rimborso successivo.


È necessario un avvocato e chi desidera un supporto può fare riferimento a un'associazione. Il Tribunale per i diritti del malato fornisce una consulenza gratuita dal servizio PIT Salute.(06.36718216, attivo il martedì e giovedì ore 9.30-13.30 e 14.30-17.30) e un sito dedicato www.csiamo.cittadinanzattiva.it Leggi l'articolo di "laRepubblica.it" del 29 settembre

Luana Scialanca

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