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CONTESTO - I danni collaterali del COVID-19: le malattie cardiovascolari, la prossima ondata pandemica

Le prove e i dati raccolti durante l'epidemia mostrano che il COVID-19 ha avuto un impatto significativo sui pazienti con malattie cardiovascolari (CVD).

In Italia, per esempio, la paura del contagio ha triplicato il tasso di mortalità per infarto dal 4,1% al 13,7%. Una situazione che rischia di bruciare 20 anni di prevenzione. La causa? Secondo la Società italiana di cardiologia (Sic), le cause vanno dalla mancanza di cure (la riduzione dei ricoveri è stata del 60%) ai ritardi (tempi aumentati del 39%) legati alla paura del contagio. I dati sono il risultato di uno studio nazionale del Sic, condotto in 54 ospedali.

Anche se la pandemia di Covid-19 si è concentrata nel Nord Italia, la riduzione dei ricoveri per infarto è stata registrata in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale: 52,1% al Nord e al Sud e 59,3% al Centro. L'infarto e l'ictus uccidono ogni anno in Italia 240.000 persone e rappresentano la prima causa di morte e di invalidità.

All'estero, il numero di pazienti con infarto che hanno cercato cure ospedaliere urgenti è diminuito di oltre il 50% durante l'epidemia di COVID-19, secondo un'ampia indagine mondiale della Società Europea di Cardiologia (ESC).

Secondo la Società Europea di Cardiologia, gli effetti di COVID-19 sulla salute cardiovascolare sono multiformi e innescati da diversi fattori tra cui:

  • La vulnerabilità del paziente e la mancanza di garanzia di reparti ospedalieri sicuri per i pazienti non affetti da COVID: i pazienti CVD infettati da COVID-19 hanno un tasso maggiore di complicazioni e di morte.

A causa di questo, i pazienti CVD ad alto rischio, come quelli che hanno avuto un attacco di cuore o un ictus, sono stati riluttanti a cercare aiuto, con una conseguente riduzione significativa dei ricoveri per infarto e ictus in Europa e altrove e un aumento di morti e disabilità prevenibili.

  • Aumento della pressione sui servizi di ambulanze: questo ha portato a una presentazione tardiva all'ospedale di pazienti con infarto e ictus - spesso troppo tardi per beneficiare di trattamenti salvavita.

  • Ridefinizione delle priorità delle risorse ospedaliere: questo ha diminuito significativamente l'accesso ai servizi cardiovascolari e alle procedure elettive, oltre ad aver portato a una drastica riduzione della disponibilità di chirurgia cardiaca.

  • COVID-19 e CVD sono strettamente intrecciati: con l'infezione SARS-CoV-2 che non è ancora sotto controllo, capire e affrontare i danni collaterali della COVID-19 sulla CVD è fondamentale se vogliamo evitare che la CVD sia la prossima ondata pandemica.

 

IMPEGNO E MOTIVAZIONI

Negli ultimi 15 anni Cittadinanzattiva ha incrementato il proprio contributo per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e cerebrovascolari attraverso azioni a livello nazionale e comunitario come meglio descritto nelle nostre pagine web dedicate (EN - IT).

In particolare, da molti anni Cittadinanzattiva, attraverso Active Citizenship Network, è impegnata in campagne di sensibilizzazione e network internazionali - tra cui "Sign Against Stroke in Atrial Fibrillation" e la "Giornata Mondiale del Cuore" - ed è impegnata in iniziative di informazione e aggiornamento sul rischio cerebrovascolare: infarto, ictus, fibrillazione atriale, diabete, coronaropatia (CAD), arteropatia periferica (ADP), ecc.

Questo ci ha permesso di ampliare le nostre conoscenze, ma ci ha anche reso consapevoli della profonda discrepanza esistente per quanto riguarda il livello di informazione, le capacità e le competenze specifiche, l'incisività degli output e dei risultati, ecc. tra le associazioni che si dedicano - quasi esclusivamente - alle malattie cardiovascolari e quelle associazioni di diritti dei pazienti che non hanno competenze specifiche in queste aree tematiche.

Di conseguenza, proviamo a contribuire a colmare - almeno parzialmente - questo divario, e allo stesso tempo ad aumentare la consapevolezza di un numero crescente di associazioni sull'importanza della prevenzione e della gestione delle patologie correlate alla protezione cardiovascolare, così come sulle nuove opzioni terapeutiche oggi disponibili.

Questo progetto si concentrerà sull'ictus, e potrebbe essere considerato il seguito ideale del progetto pluriennale sulle malattie cardiovascolari, realizzato con il supporto di 3 network europei esperte (tra cui SAFE-Stroke Alliance for Europe), il supporto scientifico della Società Italiana dei medici di medicina Generale e delle cure primarie e 20 organizzazioni provenienti da 15 Paesi. Maggiori dettagli nella nostra pagina web.

 

PRINCIPALI ATTIVITÀ PREVISTE

1) Un webinar di formazione: "Stroke prevention & Life after stroke, during the Pandemic", rivolto ai leader delle associazioni civiche di pazienti di diversi paesi europei. La sessione di formazione è prevista il prossimo 29 ottobre 2021 dalle 11.00 alle 13.00 CEST. Per registrarsi e partecipare, clicca qui.

Dettagli:

  • Partecipanti: leader di Gruppi di difesa dei pazienti (PAGs) & associazioni civiche provenienti dagli Stati membri dell'UE e extra UE.

  • L'obiettivo principale è quello di fornire una panoramica per rispondere alle esigenze:

 

  1. di essere più aggiornati e preparati di fronte a un fenomeno che è diventato di attualità;

  2. di saper riconoscere e condividere le fonti ufficiali di informazione per identificare, riconoscere e combattere i principali fattori di rischio (pre-stroke) ed essere consapevoli dei diritti dei pazienti (pre e post ictus);

  3. di discutere le principali sfide affrontate durante la pandemia COVID-19 per la prevenzione e la vita dopo un ictus;

  4. di essere meglio attrezzati per proteggere i diritti e promuovere politiche, a livello europeo e locale.

2) Una campagna di sensibilizzazione sui social media: "Conoscere i diritti dei pazienti e tornarsi a curare": come seguito del webinar di formazione, sui principali messaggi chiave da diffondere negli Stati membri.

Dettagli della campagna:

  • co-creata con il coinvolgimento diretto delle associazioni e degli esperti impegnati nella formazione.

  • incentrata sui valori positivi ed emozionali della prevenzione dell'ictus per inviare messaggi chiari sul tema, direttamente dai cittadini ai cittadini.

  • da realizzare grazie a una raccolta di dichiarazioni e immagini dei leader dei PAGs e delle organizzazioni civiche impegnate nella formazione.

3) Promozione del partenariato: per rafforzare l'impegno delle associazioni civiche di pazienti sulla politica relativa all'ictus a livello nazionale ed europeo.

Dettagli:

  • SAFE-Stroke Alliance for Europe sarà invitata come partner esperto per mostrare la sua grande esperienza sul tema dell'ictus.

 

SUPPORTO

Il progetto sarà realizzato grazie al sostegno incondizionato di BMS-Pfizer Alliance

BMS Pfizer Alliance Logo

 

L'impegno di Cittadinanzattiva-Active Citizenship Network nella prevenzione delle malattie cardiovascolari (EN - IT)

Per saperne di più scrivi a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Daniela Quaggia

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