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Approfondimenti

Tavolo di lavoro con Istituzioni e Associazioni su accesso al vaccino nei vari territori, e su co-somministrazione con antinfluenzale

Cittadinanzattiva lancia l’attività di raccolta dati e approfondimento sul tema della vaccinazione antipneumococcica. Predisposto un monitoraggio nazionale in due questionari rivolti a cittadini e medici, con diversi obiettivi: far emergere la conoscenza dei primi nei confronti del vaccino antipneumococco, fotografare gli attuali modelli organizzativi regionali e valutare come la co-somministrazione con la vaccinazione antinfluenzale possa favorire una più ampia adesione, in particolare dei soggetti a rischio e agevolare l'organizzazione dei programmi vaccinali.
Il monitoraggio nazionale segue il Tavolo di lavoro, tenutosi lo scorso 26 novembre, in cui Associazioni e Istituzioni (oltre a Cittadinanzattiva, hanno partecipato Ministero della Salute, Regione Lazio, FIMMG, Federfarma, Società Italiana di Pediatria, Società italiana Diabetologia, Associazione Italiana Pazienti BPCO, Latina Cuore per Conacuore) hanno stabilito i temi e le priorità a proposito di vaccinazione antipneumococco. In particolare il Tavolo ha messo in evidenza che il Ministero della Salute si è espresso favorevolmente sulla co-somministrazione e che l'OMS, in più occasioni, ha ricordato l’utilità di rivolgere alle persone più vulnerabili (anziani, pazienti cronici e fragili) la vaccinazione antinfluenzale e quella anti-pneumococcica in un’unica seduta. Le stesse potrebbero essere associate anche alla terza dose del vaccino anti-Covid.


Tuttavia, i dati nazionali sulla copertura dall’anti-pneumococcico negli adulti e nei gruppi a rischio sono scarsi e ad oggi non sappiamo se nel 2019 sia stato raggiunto l'obiettivo del 75%, previsto dal PNPV 2019-2021. Per questo i componenti del Tavolo di lavoro hanno sottolineano la necessità di focalizzare aspetti quali i modelli organizzativi di accesso e la distribuzione dei vaccini, la formazione del personale, la digitalizzazione del percorso vaccinale, la personalizzazione della chiamata attiva e il nodo dell’anagrafe vaccinale regionale e nazionale, ancora non risolto in termini di continuità e uniformità territoriale.
L’indagine nazionale sarà tradotta in un Report che conterrà analisi e proposte civiche; il progetto è svolto con il contributo non condizionato di Pfizer.

Le evidenti disomogeneità regionali – spiega Valeria Fava, responsabile politiche della salute di Cittadinanzattiva – non consentono una prevenzione efficace, soprattutto per i cittadini più vulnerabili. È necessario quindi che tutti i soggetti coinvolti – le istituzioni, i professionisti, le organizzazioni - facciano la propria parte per costruire una strategia di vaccinazione più efficace e organizzata al fine di favorire una massiccia adesione alla vaccinazione antipneumococcica. Bisogna lavorare per una riorganizzazione e omogeneizzazione dei modelli regionali attraverso una forte attività di coordinamento tra Ministero della Salute e Regioni e, allo stesso tempo, operare sul livello di consapevolezza del cittadino, con informazioni corrette e il coinvolgimento di tutti gli operatori del settore sanitario e sociale”.

Ufficio Stampa

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