L'atto d'indirizzo sulla partecipazione civica è suddiviso in due sezioni riguardanti tre fasi ben distinte: quella della progettazione dei servizi e della definizione dei capitolati d'appalto; quella del monitoraggio dell'attuazione dei contratti di appalto; quella della valutazione per la ridefinizione dei contratti e dei capitolati.
Stilato nel 1999, l'atto di indirizzo sulla partecipazione civica si correda sia di linee guida per la stesura e l'attuazione della carta dei servizi che di una traccia di norma quadro da inserire negli atti di gara (bando, contratto e capitolato di appalto).
La cornice in cui s'inserisce la proposta è costituita dall'adozione di una propria Carta dei servizi da parte delle imprese erogatrici. Nella sostanza, le imprese erogatrici di servizi avvierebbero, con il concorso della cittadinanza attiva, la messa a punto delle loro Carte intese come veri e propri contratti con i propri utenti, individuando specifici indicatori e standard di qualità e introducendo innovativi istituti di partecipazione civica e di tutela dei diritti dei cittadini che vadano al di là del semplice reclamo per i disservizi.
L'obiettivo di tali lavori è quello di estendere al massimo il grado di partecipazione dei cittadini, dal momento della valutazione del fabbisogno di servizi, alla loro configurazione, al momento del controllo sulla esecuzione delle prestazioni messe in appalto.
L'Atto di indirizzo e la proposta di legge si basano su un nuovo modo di concepire il ruolo del cittadino nel sistema degli appalti dei servizi pubblici che proviamo a riassumere secondo due punti principali:
- Insieme alle imprese fornitrici il cittadino col suo punto di vista può completare l'attività di individuazione, definizione e verifica degli standard di qualità (non solo "economici") degli appalti, incidendo positivamente sulla capacità di competere delle aziende;
- Insieme alle istituzioni (committenza) il cittadino completa la "partecipazione", contribuendo a verificare la rispondenza agli standard di qualità (e a rivederli) delle forniture di beni e servizi da parte dei soggetti titolari di licenze, concessioni, ecc., arrivando a ricoprire in un certo senso un ruolo di "garante" o "soggetto regolatore".