La prevenzione è uno strumento per ridurre le disuguaglianze legate a condizioni sociali, economiche e culturali, in tutte le condizioni patologiche, a maggior ragione se parliamo di tumori. Il tasso di sopravvivenza al cancro, infatti, è più alto oggi tra le persone più informate, ma il dato potrebbe modificarsi se ci fosse una maggiore conoscenza dei programmi di screening organizzato, che ancora oggi scontano difformità territoriali sul livello di conoscenza e adesione delle popolazione.
Cittadinanzattiva–Tribunale per i diritti del malato lancia oggi una campagna informativa digital sui principali social network, con hashtag #nonaspettare, di supporto al programma nazionale di screening per il cancro alla mammella, al colon retto e alla cervice uterina. L’obiettivo è quello a raggiungere una larga fascia della popolazione, informarla sui rischi di tali patologie e sull’importanza della prevenzione e ad aumentare, di conseguenza, l’adesione agli screening organizzati.
Infatti, su tredici milioni di persone invitate nel 2015 meno della metà ha eseguito gli esami. Ma gli inviti non arrivano a tutti quelli che sono nell’età prevista dalla legge e ne avrebbero diritto: quelli per le mammografie hanno raggiunto nove donne su dieci al nord e al centro, e sei su dieci al sud; di queste hanno accettano di eseguire la mammografia il 63% al nord, 56% al centro, 36% al sud. Ancora, l’invito ad eseguire il test di ricerca di sangue occulto nelle feci ha raggiunto il 90% delle persone (uomini e donne) in età adatta al nord, il 40% al sud. L’adesione è risultata molto più bassa: più di una persona su 2 al nord, una su tre al centro, una su 4 al sud.
“Abbiamo scelto di impegnarci, insieme a tanti compagni di viaggio, perché è un modo concreto per contribuire alla tutela della salute, riconoscere e far conoscere il valore del Servizio Sanitario Nazionale e ridurre le differenze tra i cittadini. Gli screening sono uno dei modi con cui il Servizio Sanitario Nazionale si prende cura della nostra salute e le opportunità devono essere le stesse per tutti. Invece ci sono differenze in termini di proattività dei Servizi Sanitari sul territorio nazionale, ma anche di risposta da parte dei cittadini, visto che più della metà delle persone invitate non esegue gli esami”, dichiara Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva. “Ci stiamo impegnando per sperimentare, insieme a professionisti, amministratori e associazioni di cittadini, un percorso partecipato in due realtà del nostro Paese per contribuire a rimuovere gli ostacoli che impediscono a questi programmi di essere diffusi, efficaci, conosciuti ed utilizzati.”
I messaggi della campagna sono stati elaborati insieme ad un tavolo di lavoro costituito da rappresentanti di associazioni civiche e di pazienti, istituzioni, società scientifiche. Lo stesso Tavolo ha validato i contenuti della campagna informativa e supporterà la diffusione attraverso i propri canali.
Si ringrazia Medtronic Foundation per il contributo non condizionato di Health Access Grant
Hanno contribuito alla realizzazione dei testi della campagna e la patrocinano: GISMa (Gruppo Italiano Screening Mammografico); SIMG (Società Italiana di Medicina Generale e delle cure primarie); IPASVI ( Federazione Italiana Collegi Infermieri); FIMMG (Federazione Italiana Medici di Famiglia); FEDERFARMA (Federazione nazionale unitaria titolari di farmacie), EUROPA DONNA ITALIA ; AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica); SIED (Società Italiana di Endoscopia Digestiva); ANP CIA (Associazione Nazionale Pensionati della CIA); CNOP (Consiglio Nazionale Ordine Psicologi); ANNA (Associazione Nazionale Nutriti Artificialmente); FAIS (Federazione Associazioni Incontinenti e Stomizzati); AICI (Associazione Italiana Cistite Interstiziale); AMICI ONLUS (Associazione Nazionale per le Malattie Infiammatorie Croniche dell'Intestino); ONS (Osservatorio Nazionale Screening).
La campagna ha ottenuto inoltre il patrocinio della Regione Puglia.