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"Una sentenza importante perché sancisce il sacrosanto principio di  mettere in salvaguardia la vita delle persone situate in edifici pubblici, come le scuole, ma che interviene in una situazione di vuoto normativo, da sanare urgentemente, rispetto all’obbligo di adeguamento sismico e attribuendo chiaramente le responsabilità tra i diversi livelli”. E’ quanto afferma Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale della Scuola di Cittadinanzattiva, in merito alla sentenza della Cassazione che ha accolto il ricorso della Procura di Grosseto contro il Sindaco di Roccastrada indagato per omissione d’atti di ufficio per non aver chiuso il plesso scolastico di Ribolla “nonostante dal certificato idi idoneità statica ne emergesse la non idoneità sismica (…) in quanto il rischio sismico era risultato pari a 0,985”.

Il primo cittadino era stato inizialmente «assolto» dal tribunale di Grosseto, che aveva valutato corretto l'accertamento del tecnico. Nel redarre il certificato di idoneità statica dell'edificio, quest'ultimo aveva registrato una inadeguatezza minima rispetto ai parametri costruttivi antisismici: elemento questo che, nel combinato disposto con la bassa sismicità del territorio, aveva - secondo i giudici del tribunale - giustificato la scelta del primo cittadino.

La decisione non ha trovato d'accordo il pubblico ministero che, nel presentare ricorso, ha denunciato inosservanza ed erronea applicazione della legge penale e delle norme integrative, 

Approfondisci sul IlSole24ore.com e scarica la sentenza.

Leggi il nostro comunicato stampa

 

Aurora Avenoso

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