Per la prima volta in Italia vengono definite e regolate le mense biologiche, dando così maggiori informazioni agli studenti e alle famiglie. E’ stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del 18 dicembre 2017 del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, riguardante i criteri e i requisiti delle mense scolastiche biologiche.
Il decreto persegue le seguenti finalità:
a) promuovere il consumo di prodotti biologici e sostenibili per l’ambiente nell’ambito dei servizi di refezione scolastica negli asili nido, nelle scuole dell’infanzia, nelle scuole primarie e nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado;
b) definire i requisiti, incluse le percentuali minime di utilizzo di prodotti biologici, nonché le specifiche tecniche necessarie per qualificare il servizio di refezione scolastica quale mensa biologica, in conformità alla disciplina europea vigente;
c) definire criteri di primalità, da inserire nella documentazione della gara di appalto, idonei a favorire il consumo di prodotti biologici sostenibili per l’ambiente e a ridurre lo spreco alimentare.
Il marchio oro si ottiene se sono derivanti da colture biologiche almeno il 90% di frutta, ortaggi, legumi, prodotti trasformati di origine vegetale, pane e prodotti da forno, pasta, riso, farine, cereali e derivati, olio extravergine. Mentre esclusivamente bio devono essere uova, yogurt e succhi di frutta. Biologici in quota almeno pari al 50% anche i prodotti lattiero-caseari, la carne, e il pesce da acquacoltura. Alle scuole sarà assegnato il marchio argento invece se saranno biologici il 70% di frutta, ortaggi, legumi, prodotti trasformati di origine vegetale, pane e prodotti da forno, pasta, riso, farine, cereali e derivati e olio extravergine; il 30% dei prodotti lattiero-caseari, carne e pesce da acquacoltura: sempre biologici al 100% dovranno invece essere uova, yogurt e succhi di frutta.
I criteri di classificazione sono stati individuati e concordati con il Ministero dell'Istruzione, le Regioni e i Comuni.
Con l'obiettivo di ridurre i costi a carico degli studenti e realizzare iniziative di informazione e promozione nelle scuole, è anche istituito un fondo stabile gestito dal Ministero delle politiche agricole con le Regioni. Nei bandi di gara, inoltre, devono essere previste primalità per ridurre lo spreco alimentare e l'impatto ambientale.
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