La valutazione partecipata del grado di umanizzazione delle strutture di ricovero. Le dichiarazioni del Ministro Grillo, di AGENAS e di Cittadinanzattiva
Un sistema sanitario sensibile all’umanizzazione delle cure, sempre più consapevole che un’organizzazione sanitaria si misura non solo con l’efficienza economica, con l’efficacia degli esiti, con la disponibilità di innovazioni assistenziali, tecnologiche e terapeutiche, ma anche con la capacità di accogliere i pazienti nella loro interezza, con tutte le loro esigenze psicologiche e sociali. È questa la fotografia scattata dal progetto di ricerca “La valutazione partecipata del grado di umanizzazione delle strutture di ricovero” effettuata da AGENAS, in collaborazione con Cittadinanzattiva e Regioni e Province Autonome, nel biennio 2017-2018.
Oltre 800 professionisti e operatori sanitari, più di 700 cittadini appartenenti a circa 300 associazioni di tutela e volontariato sono stati i protagonisti della valutazione che ha coinvolto 417 strutture di ricovero (Ospedali a gestione diretta, Aziende Ospedaliere, Aziende Ospedaliere Universitarie - Policlinici, IRCCS e Case di cura private accreditate). Numeri e adesioni che dimostrano l’attenzione crescente verso il tema dell’umanizzazione delle cure.
Un sistema di valutazione realizzato sul metodo partecipato dei cittadini, coinvolti in tutte le fasi, dal monitoraggio fino alle proposte di miglioramento.
Quanto ai risultati, la check list dell’umanizzazione, articolata in 142 item suddivisi in 4 aree, indica una media nazionale intorno a 7 su un valore da 1 a 10 e in particolare esprime margini di miglioramento nella cura della relazione con il paziente, nell’accessibilità fisica, vivibilità e comfort dei luoghi di cura.
«Coinvolgere i cittadini nelle decisioni che riguardano la propria salute è una svolta che può solo migliorare il nostro Ssn, che a dicembre compie 40 anni e che resta tra i migliori modelli internazionali di sanità universalistica - è il commento del Ministro della Salute Giulia Grillo -. L’umanizzazione delle cure non è un concetto astratto, un principio di buona volontà, ma un percorso ben preciso con obiettivi concreti e misurabili. Ringrazio AGENAS e Cittadinanzattiva per questa preziosa rilevazione che ci mostra i passi avanti che si sono fatti e che si stanno facendo in ben 417 strutture di ricovero pubbliche e del privato accreditato - ha ribadito la Responsabile del Dicastero della Salute -. Nella mia idea di politica sanitaria accanto ai numeri c’è sempre spazio per i diritti del cittadino e ascolto per le sue richieste. Con le Regioni stiamo lavorando al nuovo Patto della Salute e vorrei che l’umanizzazione nei percorsi terapeutici fosse un presupposto condiviso da tutti. Non di sola medicina è fatto il percorso di cura e guarigione, la relazione umana ha un valore oggettivo che non può più essere sottovalutato»
«Questo modello di misurazione che indaga la capacità dei servizi sanitari regionali di prendersi carico dei pazienti nella loro interezza ci consegna un sistema che non è soltanto interessato agli ambiti economico-contabili e gestionali, ma ha a cuore anche la dimensione umana delle cure, testimoniando la solidità dei valori del nostro SSN che, nel suo 40esimo anniversario, resta fortemente ancorato ai principi ispiratori della sua istituzione», ha sottolineato Luca Coletto, Presidente di AGENAS. Va, inoltre, dato atto alle Regioni di essersi impegnate con zelo e adesione convinta nella realizzazione della valutazione».
«Un cambiamento culturale che ha attraversato le strutture sanitarie grazie alla presenza in loco di équipe locali composte da professionisti sanitari e cittadini, impegnati a valutare e contestualmente a proporre specifici piani di miglioramento proposti alle Direzioni aziendali – ha affermato Francesco Bevere, Direttore Generale di AGENAS. Una metodologia innovativa che non solo fotografa il livello di umanizzazione del nostro sistema, ma guarda al futuro in maniera propositiva affinché su tutto il territorio vi siano strutture sanitarie confortevoli, personale adeguatamente formato su queste tematiche e locali rispondenti ai bisogni dei pazienti più fragili» - ha aggiunto Bevere: «L’auspicio è che il prossimo Patto per la salute rafforzi la necessità di dotarsi di indicatori per il monitoraggio della capacità di accoglienza delle nostre strutture di cura, perché ambienti confortevoli e personale sanitario sensibile a tutte le esigenze dei malati rappresentano essi stessi straordinari strumenti terapeutici».
Mentre Tonino Aceti, Coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva ha dichiarato che: «A 40 anni dall’istituzione del SSN, dal punto di vista dell’umanizzazione delle cure sono stati fatti certamente passi in avanti. Ovviamente, come evidenziano anche i dati, restano spazi di miglioramenti che possono e devono essere affrontati con determinazione. In particolare, le piccole strutture ospedaliere che ottengono punteggi più bassi, evidenziando gli effetti anche di un depauperamento subito in questi anni. Occorre lavorare per la trasparenza delle informazioni per i cittadini, che devono essere messi in grado di scegliere consapevolmente ed una maggiore attenzione alla multiculturalità per rispondere ai nuovi cittadini e alla società che sta rapidamente cambiando. Il percorso avviato grazie all’AGENAS rappresenta un esercizio in pratica di quanto stabilito già dalla legge 833/78 per il coinvolgimento dei cittadini nelle politiche del SSN, in particolare nella valutazione».