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Cittadinanzattiva su decreto Gelmini: tagliati i fondi per la sicurezza degli edifici, un pessimo modo di onorare le vittime di San Giuliano. Il 25 novembre in diecimila scuole la VI Giornata nazionale della sicurezza scolastica

"Al peggio non c’è mai fine: la riforma Gelmini taglia anche i fondi per la sicurezza delle scuole". La denuncia viene da Cittadinanzattiva che oggi aderisce alla protesta contro la riforma Gelmini "perché contraddittoria ed autoritaria" spiega Teresa Petrangolini, segretario generale di Cittadinanzattiva.

"In più scopriamo che la stessa taglia i fondi per la sicurezza delle scuole – e questo è davvero un pessimo modo di onorare le vittime di San Giuliano di Puglia, di cui domani ricorre il sesto anniversario. Un taglio del 50% e che prevede risorse solo per quest’anno.
Una decisione davvero grave". All’interno del Decreto Gelmini, all’articolo 7 bis, è scritto che al piano straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scolastici previsto dalla legge 289/2002 (successiva al crollo della scuola di San Giuliano, ndr) e successive modifiche, è destinato un importo non inferiore al 5% delle risorse stanziate per il programma delle infrastrutture strategiche in cui il piano stesso è ricompreso. “Prima dell’approvazione del decreto Gelmini, il Piano prevedeva un importo non inferiore al 10%, spiega Adriana Bizzarri, responsabile Scuola di Cittadinanzattiva. “Dunque, anche qui un taglio netto, del cinquanta per cento, alle risorse destinate alle scuole a rischio sismico. Come non bastasse, è stata eliminata la clausola che tale finanziamento fosse garantito fino al completo esaurimento del piano straordinario: quindi l’intervento è garantito solo per questo anno. Aver previsto, al comma 5 dell’articolo citato che saranno messi in sicurezza 100 edifici scolastici con particolari criticità sotto il profilo della sicurezza sismica, ci sembra uno sforzo assolutamente irrisorio rispetto alla gravità della situazione. In 6 anni solo 1.600 sono stati gli edifici messi insicurezza sui 14.700 situati in zone sismiche. E ora si tagliano le poche risorse a disposizione. Siamo allo sfacelo”, continua la Bizzarri.

Cittadinanzattiva chiede al Governo che:

1. provveda al ripristino delle risorse irresponsabilmente eliminate con l’articolo 7bis;

2. reintroduca la possibilità per i Comuni, destinatari dei fondi, di derogare ai limiti imposti dal Patto di stabilità per non creare la situazione assurda che una volta arrivati i soldi per le scuole, come è già accaduto, non si possano spendere;

3. faccia conoscere quanto prima le 100 scuole destinatarie del "fondo speciale" e dia la possibilità, a chi da anni è impegnato su questo fronte come Cittadinanzattiva, di poterne indicare alcune tra quelle maggiormente a rischio.

"Questo a nostro parere sarebbe il modo migliore di onorare la memoria delle vittime di S. Giuliano e delle loro famiglie", conclude Bizzarri.

Cittadinanzattiva da anni denuncia l’insicurezza delle nostre scuole nei suoi Rapporti annuali (scaricabili dal sito www.cittadinanzattiva.it) e per il sesto anno promuove la Giornata nazionale della sicurezza scolastica, che si terrà il 25 novembre in diecimila scuole.

Redazione Online

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