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Cittadinanzattiva su riforma della scuola: aderiamo allo sciopero generale. No ai tagli, sì alla lotta agli sprechi e alla valutazione di dirigenti e docenti

"Una riforma contraddittoria ed autoritaria". Così definisce Cittadinanzattiva il decreto Gelmini appena approvato al Senato. "Per questo aderiamo allo sciopero generale di domani, una scelta per noi inconsueta", spiega Teresa Petrangolini, segretario generale di Cittadinanzattiva. "La riforma non ci piace nè nel merito nè nel metodo: manca una oggettività dei dati e si va contro leggi già esistenti, come le normative sulla sicurezza e quelle a tutela dei disabili. Ed il metodo è fuori dalla democrazia: non è pensabile cambiare la scuola in 15 giorni, prendendo in giro la sensibilità e l’intelligenza di chi sta protestando. La scuola è un pezzo fondamentale del Welfare: una sua riforma non può avvenire senza un processo condiviso e che tenga conto dell’attuale società". "Occorre agire in due direzioni – continua Petrangolini: lotta agli sprechi e razionalizzazione delle risorse, e una valutazione del sistema scolastico, a partire dalla selezione e formazione dei docenti fino ad arrivare alla valutazione di dirigenti e personale".

Redazione Online

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