Presentato il Rapporto Audit civico nell’area della salute mentale di Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato: servizi fra luci ed ombre. Maggiore impegno per valorizzare le Buone pratiche e sanzioni per chi viola i diritti umani
Servizi in chiaro-scuro per la salute mentale nel nostro Paese: la qualità generale è discreta, ma con troppe differenze da struttura a struttura e anche fra i diversi servizi messi a disposizione dalla stessa Asl. Aspetti critici restano la sicurezza dei pazienti, l’accessibilità (orari dei servizi ed emergenze-urgenze), l’informazione e l’integrazione socio-sanitaria.
È questo il quadro che emerge dal “Rapporto Audit civico nella salute mentale: i cittadini valutano i servizi” presentato oggi a Roma da Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato che ha coinvolto 6 Aziende Sanitarie, di cui 4 Asl e 2 Aziende ospedaliere, così rappresentate: Lombardia: AO BOLOGNINI - Seriate (BG) e AO OSPEDALI RIUNITI – Bergamo; Liguria: Asl 4 Chiavarese - Chiavari (GE); Veneto: USSL 13 MIRANO - Dolo Mirano (VE); Abruzzo: ASL Teramo; Campania: ASL NA3 Sud- Castellammare di Stabia (NA).