Sciopero della magistratura: basta polemiche, riportiamo al centro del dibattito il servizio giustizia e i cittadini. Le retribuzioni non sono il primo dei problemi.
“Quello che lamentiamo”, ha continuato Petrangolini, “è che la continua polemica impedisca di fare emergere con la giusta visibilità le cose che non vanno. Chiediamo a Governo, rappresentanze della categorie e a tutti gli attori coinvolti di riflettere insieme sui rimedi possibili per un servizio che consideriamo il peggiore tra quelli pubblici”.
“Dal nostro canto, avanziamo delle proposte proprio per permettere di ridare centralità al cittadino, che in tutto questo dibattito sembra non essere sufficientemente considerato. In primis, al fine di ridurre l'intasamento delle aule giudiziarie, e quindi il miglioramento dei tempi della giustizia, crediamo sia necessario dare il via alla depenalizzazione di una serie di reati minori, con basso impatto sociale; ridurre circoscrizioni e sedi giudiziarie, al fine dell'ottimizzazione delle risorse; prescrivere i procedimenti contro gli irreperibili. In secondo luogo, dare vita alla informatizzazione reale della giustizia. A tale proposito vale la pena sottolineare come anche i fondi derivanti dal sequestro dei beni ai corrotti, introdotto dopo una estenuante battaglia, siano stati invece destinati ad altro dal Governo. Infine, rivedere il gratuito patrocinio, introducendo misure che facilitino la costituzione di parte civile dei soggetti collettivi, a tutela dei beni comuni”.