Menu

Comunicati

In vista della Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole che si celebra il 22 novembre, Cittadinanzattiva torna a chiedere che si passi ad un intervento strutturale ed ordinario per rendere le scuole più sicure e più vivibili e per questo chiede di prevedere, con la prossima Legge di Bilancio, risorse aggiuntive per realizzare nuovi interventi di messa in sicurezza delle scuole, nuove indagini diagnostiche di soffitti e solai, e per dotare finalmente di impianti di condizionamento tutte le 360mila aule scolastiche.

In questa direzione vanno gli emendamenti presentati al Senato dal Movimento 5 stelle - che ringraziamo per aver sostenuto la nostra richiesta già avanzata a settembre nel corso della conferenza stampa tenutasi presso la Camera dei Deputati - che prevedono 645 milioni di euro aggiuntivi per ciascuno degli anni 2026, 2027 e 2028 finalizzati a: un incremento di 600 milioni di euro l’anno del Fondo Unico per l’edilizia scolastica; una dotazione pari a 10 mln di euro l’anno per l’istituzione di un Fondo per le emergenze legate all’edilizia scolastica (di cui 5 milioni per le indagini diagnostiche di soffitti e solai e 5 milioni per le verifiche di vulnerabilità sismica); ulteriori 5 milioni per ciascuno dei tre anni finalizzati alla climatizzazione delle aule. Queste risorse sarebbero importantissime per far fronte ad una situazione di insicurezza che denunciamo da anni delle nostre scuole”, dichiara Adriana Bizzarri, responsabile scuola di Cittadinanzattiva. Come segnalato nel XXIII Rapporto “Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola”, presentato a settembre dall’organizzazione, sono 71 i crolli registrati tra settembre 2024 e settembre 2025, ancora in aumento rispetto al 2023/24 quando ne erano stati rilevati 69. Un dato che, legato a quello degli infortuni occorsi nel 2024 agli studenti e certificati dall’INAIL - 78.365, +7.463 rispetto all’anno precedente – mette in evidenza chiaramente quanto ancora ci sia da fare sul fronte della sicurezza dei nostri edifici scolastici. Le cause sono in gran parte da ravvisare nella vetustà degli edifici, visto che ben la metà di essi ha circa 60 anni e il 49% è stato costruito prima del 1976, antecedente quindi all’entrata in vigore della normativa antisismica. Rispetto proprio all’adeguamento sismico, delle 60.030 sedi scolastiche ben 27.744, pari al 46%, si trovano in zone ad elevata sismicità (zona 1 e 2). Nonostante questo, ben poche le scuole interessate da recenti interventi di adeguamento e miglioramento sismici: rispettivamente, appena il 4% e il 3,8%. Ancora molto elevato il numero degli edifici scolastici non in possesso dell’agibilità (23.218; 59%) né della prevenzione incendi (22.968; 58,36%); il collaudo statico è assente nel 42,09%, ma riguarda un numero considerevole di unità strutturali, cioè di corpi dei diversi edifici (32.808).

In vista della Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole che Cittadinanzattiva promuove da 23 anni e che si celebra in tutta Italia il prossimo 22 novembre, “torniamo a chiedere al Ministero dell’Istruzione e del Merito di convocare al più presto l’Osservatorio Nazionale per l’Edilizia Scolastica, fermo da due anni e mezzo, al quale sono attribuiti compiti di indirizzo, programmazione e diffusione della cultura della sicurezza, con la partecipazione delle organizzazioni civiche”, continua Bizzarri. “Allo stesso tempo ci auguriamo che il Ministero metta in campo in questi giorni tutte le iniziative possibili per diffondere la cultura della sicurezza e l’informazione tra gli studenti e le famiglie sui rischi in ambito scolastico”.

In occasione della Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole del 22 novembre 2025, promossa in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile e con il patrocinio del MIM, Cittadinanzattiva mette a disposizione delle 16.000 istituzioni scolastiche materiali utili per tenere alta l’attenzione rispetto ai rischi naturali e a quelli dell’ambiente scolastico, adottando i comportamenti più adeguati per prevenirli, fronteggiarli o mitigarli. I materiali Qui scaricabili si riferiscono in particolare al rischio sismico ed alluvione, al Piano di sicurezza a scuola e al Piano comunale di protezione civile.

Ufficio Stampa

Iscriviti alla newsletter

Valore non valido

Valore non valido

Valore non valido

Valore non valido

Valore non valido

Valore non valido


Valore non valido

Valore non valido