Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato su dati errori Commissione Orlando: la conflittualità aumenta, la giustizia è spesso negata
"La situazione è preoccupante: anche dalle segnalazioni che riceviamo annualmente e che presenteremo il prossimo 10 novembre con l'annuale Rapporto Pit Salute, emerge un aumento della conflittualità tra medici e cittadini Nonostante gli strumenti a disposizione per prevenire l'errore, dal semplice lavaggio delle mani per evitare le infezioni all'autodenuncia da parte del medico che sbaglia, si continua a non utilizzarli".
È quanto ha dichiarato oggi Francesca Moccia, coordinatrice nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva sui dati della Commissione di inchiesta sugli errori sanitari, presieduta da Leoluca Orlando.
"Apprezziamo il lavoro della Commissione che, insieme a quello di altri osservatori, ogni anno fa il punto sulla situazione degli errori sanitari nel nostro Paese, ma continuiamo a chiedere che sia istituito un Osservatorio nazionale che diventi fonte autorevole, unica e riconosciuta da tutti su un tema così importante per il servizio sanitario.
"Il blocco del turn over, la carenza di personale, i piani di rientro incidono negativamente sui livelli di qualità e sicurezza del nostro servizio sanitario: così, mentre aumenta l'aspettativa di qualità e sicurezza del cittadino, lo stesso si scontra quotidianamente con i disservizi e le carenze del sistema", continua Francesca Moccia.
"Constatiamo inoltre che i cittadini, per tutelare i propri diritti in sanità, hanno difficoltà di accesso alla giustizia, perchè la stessa ha tempi e costi eccessivi, come avremo modo di approfondire domani in occasione della Giornata europea della giustizia civile, nel convegno "Sette diritti per una nuova giustizia" promosso da Giustizia per i diritti-Cittadinanzattiva.