Ddl Anticorruzione: Confiscare e restituire ai cittadini i beni dei corrotti anche in caso di prescrizione del reato.
Le richieste di Cittadinanzattiva al Parlamento
"Chiediamo al Presidente della Camera, Gianfranco Fini, e ai deputati di approvare gli emendamenti suggeriti nelle settimane scorse da Cittadinanzattiva, ad integrazione del ddl anticorruzione da oggi in discussione: in primo luogo, introdurre la confisca e l'uso sociale dei beni dei corrotti, come nei reati di mafia e come già previsto nel codice antimafia; affidare, poi, all'Agenzia Nazionale l'amministrazione dei beni sequestrati e la destinazione dei beni confiscati per reati contro la pubblica amministrazione; infine, proseguire il procedimento penale, anche in caso di prescrizione del reato, ai soli fini del recupero di beni e risorse". A formulare queste richieste è Vittorio Ferla, responsabile di Cittadinanzattiva per Trasparenza e Legalità, che spiega: "Nel momento in cui nelle Commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera, comincia la discussione sul ddl anticorruzione, ci pare importante che tutte le parti politiche votino in modo compatto per dare un segnale chiaro alla cittadinanza.
La corruzione si combatte prima di tutto aggredendo i patrimoni dei corrotti come indicato, più di trent'anni fa, da Pio La Torre a proposito della mafia. E' importante però che la prescrizione non diventi un ostacolo: non ci interessa tanto o soltanto che i corrotti scontino le giuste pene, ma piuttosto che i beni ottenuti illecitamente siano restituiti alle comunità e tradotti in iniziative di utilità sociale".