Cittadinanzattiva su riforma LEA: prima si garantiscano quelli esistenti. Riforma solo con partecipazione attiva delòle organizzazioni civiche per garantire anche diritti cittadini e non solo le casse dello Stato.
"Prima di parlare di modifica dei LEA, sarebbe necessario assicurarsi che quelli esistenti fossero effettivamente applicati e rispettati in tutto il Paese, mentre sappiamo che una parte rilevante del territorio così non è.
Chiediamo al Governo di farsi garante della loro effettiva applicazione: non devono esserci cittadini di serie A o di serie B solo perché si ha la fortuna o sfortuna di nascere in una parte d'Italia. Oggi solo 8 Regioni ne garantiscono la reale erogazione". Queste le dichiarazioni di Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva, in merito alla ipotesi del Ministro Balduzzi di intervenire per la riforma dei LEA entro l'estate.
"Da molto tempo chiediamo che la revisione venga fatta, poiché i LEA sono fermi da oltre 10 anni. Ma parlarne in questo momento vorrebbe solo dire rivederli al ribasso, tagliandoli", ha continuato Gaudioso. La spending review in ambito sanitario e' una vera e propria manovra lineare, volta a recuperare prudenzialmente circa 13 miliardi di euro entro il 2014 (sommando anche quanto già contenuto nelle manovre di Tremonti), e non condivisa da nessuna Regione, neanche da quelle piu virtuose, che dal prossimo anno saranno costrette anch'esse a chiudere in negativo".
"Per fugare ogni dubbio chiediamo che il Ministro, prima di presentare qualsiasi proposta di revisione, coinvolga tutte le parti interessate nel confronto, comprese le realtà civiche", ha quindi concluso Gaudioso. "Non è infatti possibile che questa discussione si concluda solo nel confronto con le Regioni, ma è fondamentale che chi vive sulla propria pelle queste decisioni possa contribuire effettivamente ad una revisione che non diventi solo una via per fare cassa e incida ancora una volta negativamente sui cittadini e sui loro diritti".