Confisca e uso sociale dei beni dei corrotti: applicarla anche a Fiorito
Dai soldi dei corrotti risorse per aumentare i servizi per i cittadini.
"Cittadinanzattiva apprezza e incoraggia la posizione di Franco Frattini che questa mattina su Avvenire rilancia la confisca e l'uso sociale dei beni dei corrotti e propone di inserirla nel ddl anticorruzione".
A sostenerlo è Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva, organizzazione che promuove "Ridateceli!", campagna contro la corruzione e gli sprechi della politica e delle burocrazie, per la restituzione e l'uso sociale di beni e risorse sottratti ai cittadini, a cui ha anche dedicato il blog http://ridateceli.tumblr.com.
"In realtà", ha continuato Gaudioso, "la confisca e l'uso sociale dei beni dei corrotti era già diventata legge nel 2006, grazie alla pressione di Cittadinanzattiva e di altre organizzazioni della società civile, ma non è mai stata applicata, complici l'ostruzionismo della politica e dell'amministrazione pubblica, il silenzio dei media e la pigrizia della magistratura. Proprio per questo, dunque, ci auguriamo che il Parlamento provveda ad approvare rapidamente la legge con l'inserimento esplicito di questa norma: diventa ormai urgente che le risorse pubbliche utilizzate per sostenere gli enormi abusi della classe politica siano subito restituite a fini generali".
"Alla luce di questa proposta", ha quindi continuato Gaudioso, "chiediamo che il milione e mezzo di euro frutto del reato di peculato del consigliere della Regione Lazio Fiorito sia immediatamente restituito e impegnato per coprire l'aumento dei ticket sanitari per i farmaci e le prestazioni del servizio sanitario regionale del Lazio, un aggravio di costi enorme che pesa sulle tasche e la salute dei cittadini. In generale, chiediamo che lo stesso procedimento sia adottato per i 20 milioni di euro distribuiti a pioggia ai consiglieri regionali: molto meglio sarebbe impiegare quei soldi per sostenere il welfare per i cittadini".
"Lo stesso si potrebbe fare in Campania con la destinazione delle risorse all'assistenza per gli anziani", ha quindi concluso Gaudioso, "nella quale la regione è fortemente deficitaria. E in Lombardia dove i soldi pubblici regionali dati ad alcune aziende sanitarie private in cambio di favori e voti, potrebbero essere destinati agli screening neonatali, area nella quale la regione dovrebbe dotarsi di strumenti adeguati per prevenire le malattie dei più piccoli".