Cittadinanzattiva su manovra Governo: un salasso per famiglie già stremate dalla crisi.
Aumento IVA ulteriore danno per fasce a reddito basso di 250 euro annui.
“Le famiglie italiane sembrano essere diventate dei salvadanai da svuotare, con tasse, Iva e tagli di risorse al servizio sanitario e alle politiche sociali”, queste le dichiarazioni di Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva
Secondo Bankitalia nel 2010 300mila famiglie sono strozzate dai debiti. Di questi, circa 160mila, ossia lo 0,6% del totale, è talmente in affanno al punto che le sue passività sono superiori alle attività. Considerando l’aggravarsi della crisi economica che si è verificata negli ultimi tre anni, non è irrealistico pensare che attualmente questi dati si siano ulteriormente aggravati.
“Di sicuro non aiutano le famiglie italiane le nuove misure varate con la legge di stabilità, che se da un lato introduce la diminuzione dell’aliquota Irpef di un punto percentuale per i primi due scaglioni, dall’altro prevede l’aumento dell’Iva di un punto percentuale, introduce un tetto massimo di 3000 per le detrazioni e una franchigia di 250 euro per le deduzioni, prevede ulteriori tagli di risorse da destinare a regioni ed enti locali”, ha continuato Gaudioso,.
“L’aumento dell’aliquota Iva si tradurrà in un ulteriore aumento di costo di tutti i beni di consumo che solo nell’ultimo anno ha fatto registrare un tasso di inflazione di oltre il 3%; tutto questo si tradurrà in una maggiore spesa per le famiglie italiane pari a circa 250 euro annui”.
Il tetto di 3000 euro alle detrazioni fiscali e la franchigia di 250 euro per le deduzioni provocherà una riduzione degli sconti applicati (dal 16 al 40% circa, a seconda del nucleo familiare e del reddito netto disponibile) ad alcune spese determinanti per le famiglie italiane: ad esempio nel caso dei mutui la percentuale di detraibilità si ridurrà di circa il 30% (a fronte di una spesa media mensile sostenuta di circa 700 euro) e per gli asili nidi di circa il 50% (a fronte di una spesa media mensile di oltre 300 euro).
Al di là dell’annullamento dell’effetto positivo che potrebbe apportare la diminuzione delle aliquote Irpef, misure come il tetto massimo di 3.000 euro alle spese detraibili potrebbero incentivare invece forme di pagamento in nero con sconti immediati ad ulteriore aggravio dell’evasione fiscale.
A tutto ciò occorre aggiungere l’effetto prodotto dai continui tagli delle risorse agli enti locali che si traducono in minori servizi per i cittadini e continui incrementi delle tariffe di servizi cruciali come acqua, rifiuti, trasporto locale o i già citati asili nidi, che negli ultimi 5 anni hanno fatto registrare aumenti che arrivano a oltre 35%.
Voci di spesa |
Spesa media anno 2011 |
Servizio idrico integrato |
€ 290 |
Smaltimento rifiuti urbani |
€ 246 |
Telefono |
€ 420 |
Asili nido comunali |
€ 3.020 |
Trasporti |
€ 4.650 |
Mutuo |
€ 8.400 |
Energia elettrica |
€ 524 |
Gas |
€ 1.227 |
Spese alimentari |
€ 3.312 |
Spese per abbigliamento |
€ 1.790 |
Totale |
23.879 |
Dati Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe e dati Cittadinanzattiva su Istat