Presentati i Percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (PDTA) per le malattie croniche infiammatorie dell'intestino e per le malattie reumatiche infiammatorie, realizzati da Cittadinanzattiva in collaborazione con Amici Onlus e Anmar. Ora la Regione Calabria li adotti con delibera per renderli realtà in ogni azienda sanitaria.
Oggi a Catanzaro, presso la Sala della Cultura nel Palazzo della Provincia, Cittadinanzattiva ha avviato le celebrazioni dei 35 anni di vita della sua rete più conosciuta: il Tribunale per i diritti del malato. Il primo appuntamento di una due giorni densa di incontri con istituzioni, mondo delle professioni sanitarie e cittadini ha visto la presentazione dei Percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (PDTA) per le malattie croniche infiammatorie dell'intestino e per le malattie reumatiche infiammatorie, realizzati da Cittadinanzattiva in collaborazione con Amici Onlus e Anmar.
Le celebrazioni del 35° del Tribunale per i diritti del malato proseguiranno domani in Piazza della Prefettura a Catanzaro, dove sarà allestito uno stand con una mostra fotografica e attivisti di Cittadinanzattiva daranno materiali, informazioni e assistenza ai cittadini.
L'incidenza delle patologie croniche ha visto negli ultimi anni un aumento costante, per poi calare leggermente dal 38,6% nel 2012 al 37,9% nel 2013. In parallelo è aumentata la loro incidenza in termini di costi sulla spesa pubblica socio-sanitaria. Non aumenta invece l'utilizzo di strumenti di governance che garantiscano uno standard omogeneo di cure su tutto il territorio nazionale e un efficace utilizzo delle risorse economiche. Primo fra tutti l'utilizzo di Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali (PDTA). Sono questi alcuni dei principali contenuti dei PDTA presentati oggi da Cittadinanzattiva in collaborazione con Amici Onlus e Anmar in Sicilia. I due PDTA, pur affrontando patologie diverse, sono stati costruiti seguendo lo stesso metodo. Si è partiti dal punto di vista e dai bisogni dei cittadini/pazienti, integrando i contributi dei principali professionisti. Nel caso dell'assistenza alle persone con malattie croniche infiammatorie dell'intestino: ACOI, AgeNaS, AIGO, ANMDO, FIASO, FIMMG, IG-IBD, IPASVI, SIED, SIFO, SIGE, SIHTA, SIMG, oltre che rappresentanti degli psicologi, dei professionisti e pazienti dell'area reumatologica e della programmazione regionale. Per le malattie reumatiche infiammatorie sono stati coinvolti: SIR, CROI, AGENAS, AIFI, AIR, FIASO, FIMMG, SIFO, SIHTA, SIMFER, SIMG oltre che rappresentanti di professionisti e pazienti dell'area gastroenterologica e della programmazione regionale. Entrambi i PDTA sono stati realizzati grazie al contributo non condizionato di Abbvie. Secondo il XII Rapporto nazionale sulle politiche della cronicità di Cittadinanzattiva per una patologia su quattro non esistono PDTA o non sono conosciuti dalle associazioni di riferimento (25,6%). Sempre in un caso su quattro sono stati realizzati PDTA sia al livello nazionale che regionale; leggermente più alta la percentuale di PDTA al livello regionale (28,2%). Nel caso in cui i PDTA siano stati sviluppati, tuttavia, le associazioni di pazienti di riferimento non sono state coinvolte (57,9%) e addirittura in un caso su 4, anche se esistono, le associazioni non ne sono informate. Da qui la necessità di promuovere PDTA che mettessero al centro il percorso del paziente, adottabili al livello nazionale, regionale e locale. Per farlo si è partiti da due patologie: le malattie croniche infiammatorie dell'intestino (MICI) con una incidenza stimata di 10-15 nuovi casi su 100.000 abitanti l'anno, ed in costante aumento e le malattie reumatiche infiammatorie e auto-immuni, con un'incidenza del 3,5% sulla popolazione italiana, prima causa di assenza dal lavoro e seconda di invalidità.
"La costruzione di PDTA permette la presa in carico del paziente attiva e totale, dalla prevenzione alla riabilitazione, garantendo una diagnosi precoce, l'integrazione degli interventi ed equità di accesso ai trattamenti su tutto il territorio nazionale", ha dichiarato Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato e responsabile del Coordinamento nazionale delle Associazioni di Malati Cronici-Cittadinanzattiva. "Un ruolo particolare ha avuto il Ministero della Salute come osservatore esterno, qualificato ed indipendente di garante dei principi di natura tecnica, sociale, etica e solidaristica, nel rispetto dell'autonomia regionale". "Questi due PDTA sono a disposizione di tutte le Regioni italiane; per questo oggi siamo qui, insieme alle associazioni di pazienti che con noi hanno lavorato per realizzarli, per chiedere alla Regione Calabria di adottarli formalmente con delibera di giunta regionale e implementarlo sul proprio territorio. Non è un caso che abbiamo scelto la Calabria per avviare un ciclo di incontri regionali: sappiamo che sta lavorando alla propria riorganizzazione dei servizi sanitari regionali, che è attenta alla partecipazione dei cittadini e questo vuole essere un contributo concreto delle organizzazioni di cittadini e pazienti per fornire strumenti di governo dei servizi vicini ai bisogni delle persone".
"Presentiamo - spiega Salvatore Leone, Direttore Generale di A.M.I.C.I. Onlus - uno strumento di "Clinical Governance" che attraverso un approccio per processi definisce gli obiettivi, i ruoli e gli ambiti di intervento, garantisce chiarezza delle informazioni all'utente e chiarezza sui compiti degli operatori, aiuta a migliorare la qualità, la costanza, la riproducibilità e l'uniformità delle prestazioni erogate, riducendo i rischi e le complicanze. La standardizzazione delle cure può costituire un'opportunità di risparmio per il SSN, in quanto tende a far diminuire la mobilità dei pazienti. Nel caso delle MICI, il PDTA sarà anche un valido strumento per provare a ridurre i tempi di attesa per la diagnosi, che spesso determina un decorso aggressivo della malattia".
"Avere un PDTA tipo a livello centrale validato dalle istituzioni e dalle società scientifiche nazionali - dichiara Renato Giannelli, Presidente ANMAR - è particolarmente importante per promuovere l'adozione di tale strumento, adattato alle varie realtà, nel maggior numero di regioni possibile. E' pleonastico, continua Giannelli, sottolineare l'importanza dei PDTA nella diagnosi precoce e nei corretti percorsi di cura". Con la campagna itinerante "Sono malato anch'io - La mia salute è un bene di tutti", il Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva, in occasione del trentacinquennale dalla sua fondazione, attraverserà tutto il nostro Paese, facendo tappa in 23 diverse città, a partire dal 18 aprile 2015 e fino alla fine del mese di ottobre. La stessa è realizzata con il sostegno non condizionato di ABBVIE, e avrà come partner il portale di crowdfunding "EPPELA". La campagna sarà rappresentata nelle principali piazze per due giorni da una "mostra fotografica" sui diritti dei cittadini, ispirata ai 14 diritti contenuti nella Carta Europea dei Diritti del Malato promossa da Cittadinanzattiva nel 2002, e un grande gazebo personalizzato. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.sonomalatoanchio.org.
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