AFFARI DI FAMIGLIA entra nelle case di sei donne. Tania è appena diventata mamma. Giovanna di figli non ne vuole. Anna è madre di un figlio disabile. Francesca si rifugia in un figlio immaginario. Alina fa la badante e ha lasciato i figli in Romania. Elsa è incinta.
Sei istantanee che conducono lo spettatore dentro le mura domestiche – crude, delicate, non prive di ironia, a volte assurde e sconvolgenti – condivise appena nella stretta cerchia di parenti e amici, celate al mondo fuori, al vicino di casa. Con tutta la fragilità che avvolge la loro vita, i personaggi urlano, nel silenzio circostante, che la loro storia non è soltanto un affare di famiglia.
Lo spettacolo dei Fuori ConTesto andrà in scena al Teatro Centrale Preneste di Roma, il prossimo 25 novembre alle ore 21. Per info e prenotazione scrivere a info@fuoricontes
<Tutto si muove intorno a sei monologhi, sei voci di donne che ruotano intorno alla femminilità e al rapporto che le donne hanno con la maternità. “Un evento che viene considerato da tutti rotondo, senza spigoli quando invece di spigoli ce ne sono molti, come ci confermano i fatti di cronaca” spiega Emilia Martinelli. Avere o non avere figli o ancora non poterli avere è un argomento che genera nella società le reazioni peggiori che una donna si trova a dover subire sulla propria pelle. Quando sei incinta tutti ti dicono che la vita ti cambierà, ma nessuno ti dice come. Quando non lo sei, tutti ti mostrano l’orologio della vita, sempre più vicino ai quaranta, limite massimo per chi ha intenzione di mettere al mondo un figlio.[...] Sei donne ti sbattono in faccia la loro condizione per quella che è. Il testo non fa sconti a nessuno, lasciando che il pubblico non possa far altro che accogliere le istanze delle madri senza sovrastrutture e per quello che sono: piccole nevrosi o grida disperate che la società non sa più o non ha mai saputo accogliere per incapacità o indolenza>, scrive Massimiliano Ciarrocca nella sua recensione per Omero.it.
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