Cittadinanzattiva e Comitato Macula: preoccupati delle affermazioni SOI su accordi con AIFA per riduzione farmacovigilanza e uso farmaci off label per pure questioni economiche. AIFA intervenga urgentemente facendo chiarezza.
A seguito di segnalazioni provenienti da più parti, Cittadinanzattiva e Comitato Macula esprimono preoccupazione perché sempre più spesso le amministrazioni regionali influenzano, per non dire obbligano, i medici oculisti a utilizzare un farmaco mai sperimentato per le maculopatie (off-label) a fronte di farmaci ampiamente sperimentati (on-label).
“Siamo perfettamente consapevoli che vi siano differenze importanti di costo ma siamo anche consapevoli che non si possa giocare con la salute dei pazienti e la sicurezza delle terapie”, hanno dichiarato Antonio gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva, e Massimo Ligustro, Presidente di Comitato Macula.
“Esprimiamo timori per il frazionamento in microdosi (da qui il costo esiguo) del farmaco off label perché questa modalità non garantisce certamente la stessa sicurezza del farmaco integro”
“Le nostre preoccupazioni” hanno aggiunto Gaudioso e Ligustro, “derivano anche dalle parole pronunciate da un noto esponente di una Società oftalmologica privata in un recente video nel quale viene chiaramente detto che un paziente monocolo o con basse difese deve essere trattato con un farmaco on-label, affermando e ammettendo di fatto che i farmaci non sono identici e quello off-label non abbia la stessa sicurezza”.
Peraltro, nello stesso video si afferma che grazie all’accordo raggiunto dalla stessa Società con l’Aifa a breve si semplificherebbe la farmacovigilanza sui farmaci di fascia H intravitreali usati off-label in piena violazione con le leggi italiane ed europee a tutela della salute dei pazienti. E si afferma anche che ogni oculista potrebbe prescrivere in caso di pazienti monocolo o con difese basse il farmaco che ritiene più opportuno e i costi (in questo caso a carico del paziente) sarebbero calmierati in base ad accordi specifici con le case farmaceutiche che producono i farmaci.
“A questo punto”, hanno concluso Gaudioso e Ligustro, “ci chiediamo quanto vi sia di vero in tutte queste affermazioni, è così? Ci troviamo di fronte a delle decisioni, prese anche in accordo con Aifa? Considerando l’impatto che queste decisioni potrebbero avere sulla vita di tantissimi pazienti maculopatici chiediamo risposte precise e urgenti in merito”.