Fatturazione, tariffe in rialzo e scarsa trasparenza per fornitura elettrica e gas, servizio idrico e rifiuti.
Fatturazioni errate, scarsa trasparenza, consumi sovrastimati: sono solo alcune delle principali problematiche riscontrate dai cittadini in tema di servizi pubblici. Anche quest’anno la fatturazione è la voce che presenta maggiori criticità, tasto dolente che accomuna le 3 aree su cui verte il focus Energia e Ambiente: fornitura elettrica e gas, servizio idrico e servizio di gestione dei rifiuti.
Questo il quadro che emerge dal XV rapporto PiT Servizi “Sulla strada del consumattore: da spettatore a protagonista” presentato a Roma da Cittadinanzattiva, sulla base di 9.279 segnalazioni riferite ai seguenti ambiti: energia e ambiente, mobilità e trasporti, telecomunicazioni e servizi postali, servizi bancari e servizi assicurativi.
Le segnalazioni giunte in tema di energia nel 2014 rappresentano il 27,5% delle segnalazioni totali (9.279) raccolte dal PiT Servizi. Il 74,2% di esse riguardano il servizio elettrico ed il rimanente 25,8% il servizio gas. Le segnalazioni in tema di acqua e rifiuti nel 2014 rappresentano, invece, il 15,3% delle segnalazioni totali.
Fonte: Cittadinanzattiva – Rapporto PiT Servizi 2015
La voce che presenta maggiori criticità in ambito energia e gas è la fatturazione (46,1%), in aumento di 3,2 punti rispetto al2013. I cittadini lamentano soprattutto i conguagli emessi in ritardo, con conseguente prescrizione, le fatturazioni errate, la scarsa trasparenza e o problemi riguardanti rimborsi e indennizzi.
Segue l’area contratti (18,9% delle segnalazioni rispetto al 12,8% del 2013), che si classifica quest’anno al secondo posto. Seguono le segnalazioni per il mercato (14,8%), prezzi e tariffe (4,3%) e quelle per il bonus (4,1%), in calo rispetto al 2013.
Anche la qualità commerciale (3,7%) è una voce che denota meno criticità rispetto al 2013, mentre la misura (3,5%) è in aumento di 0,6 punti percentuali rispetto all’anno precedente, così come la categoria allacciamento e attivazione fornitura (2,2%). Le voci qualità tecnicae risparmio ed efficienza energetica (1,2%) sono caratterizzate entrambe da una leggera flessione rispetto al 2013.
Riguardo al servizio idrico, le maggiori problematiche sono legate ancora alla fatturazione ( 76,6%), con una percentuale in aumento di oltre 5 punti rispetto al 2013. I consumatori segnalano, inoltre, l’aumento delle tariffe, con una percentualedel 9,5%, in aumento di 1,5 punti percentuali rispetto al2013; la manutenzione degli impianti,l’interruzione del servizio o il servizio clienti e la potabilità subisconouna flessione rispetto all’anno precedente, pur presentando criticità.
Fonte: Cittadinanzattiva – Rapporto Pit Servizi 2015
Parimenti, nell’area gestione dei rifiuti, la fatturazione si conferma come la voce che presenta maggiori problematiche, attestandosi al 51,5% ed in aumento rispetto al 2013.
Fonte: Cittadinanzattiva – Rapporto PiT Servizi 2015
L’aumento delle tariffe, è segnalato con una percentuale del 27,3%, in aumento di quasi 5 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Il dato relativo alla raccolta differenziata ed irregolare, in flessione rispetto al 2013, si attesta rispettivamente al 9%, ed al 6,1%. Gli utenti lamentano anche le condizioni dei cassonetti ( 6,1%), in aumento rispetto al 5,0% del 2013 e l’insufficienza di isole ecologiche (2,5 %).
“E’ necessario porre rimedio alle principali criticità riscontrate dai cittadini: Cittadinanzattiva reclama il diritto per i consumatori di avere a disposizione tutti gli strumenti utili a comprendere i propri consumi in un’ottica di risparmio, così come individuare le offerte sul mercato nell’ambito dell’energia”, afferma Tina Napoli, responsabile politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva. “Sono necessarie informazioni in grado di far percepire l’opportunità al consumatore (consumattore) della capacità di orientare il mercato; Cittadinanzattiva chiede nell’ambito dei servizi pubblici locali l’esercizio del diritto ad essere coinvolti nella definizione del servizio e nella promozione di comportamenti di consumo volti o al riciclo o al risparmio di risorse naturali”.