Il dossier di Legambiente e Cittadinanzattiva
Non solo caro tariffe: oltre 120mila cittadini di 21 Comuni della Toscana ancora non ricevono acqua di rubinetto conforme ai limiti di legge
Nel 2012, 112 Comuni in Italia beneficiano di deroghe per poter erogare acqua potabile alla cittadinanza; di questi, 21 sono in Toscana, regione che ha ricevuto dall’Unione Europea deroghe per ripristinare i parametri della qualità dell’acqua per i valori dell’arsenico e del boro.
In Toscana, per l’arsenico, sono in deroga 2 Comuni della provincia di Arezzo, 2 della provincia di Pisa e uno della provincia di Siena; per il boro, 2 Comuni della provincia di Arezzo, 3 Amministrazioni Comunali del livornese e una in provincia di Pisa. Inoltre, 10 Comuni in provincia di Livorno sono alle prese con valori eccessivi di entrambi i parametri.
On line su www.legambiente.it e www.cittadinanzattiva.it il dossier completo che ricostruisce la questione delle deroghe richieste in Italia dal 2003 ad oggi, facendo anche il punto sui territori coinvolti e gli interventi attuati.
“Le deroghe, entrate in vigore dal 2001 come misura transitoria, si son presto trasformate in un espediente per prendere tempo” commenta Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente. “È dovuta intervenire a fine 2010 la Commissione europea per dare un’accelerata ai necessari interventi di ripristino dei parametri dell’acqua nel nostro Paese”.
Il rientro nei limiti di legge è previsto per dicembre 2012, e l’auspicio è che l’Italia riesca a chiudere presto questa triste pagina delle deroghe.
“Anche il settore delle acque potabili conferma come l’Italia sia il Paese dove niente è più definitivo del provvisorio” continua Antonio Gaudioso, neo segretario generale di Cittadinanzattiva. “Per assicurare la tutela della salute dei cittadini, ai sindaci interessati chiediamo un’operazione di trasparenza per quanto riguarda i dati di qualità dell’acqua, e di garantire una costante informazione alla cittadinanza, da realizzare con il diretto coinvolgimento delle organizzazioni civiche”.
La Toscana, in seguito alla decisione dell’UE di negare le deroghe per l'arsenico nel 2010, ha messo in campo misure di emergenza in sostituzione delle autorità locali, in particolare per azioni di informazione da parte delle aziende sanitarie interessate e di coordinamento dei diversi soggetti. I lavori previsti, che riguardano la costruzione di sistemi di trattamento delle acque, sistemi di miscelazione, la connessione a nuove aree di approvvigionamento idrico, e la costruzione di nuovi acquedotti, hanno richiesto un investimento di circa 20 milioni di euro, e sono in linea con il crono-programma previsto, che stabilisce il rientro dei parametri in deroga entro dicembre 2012.
Regione |
Provincia |
Comuni |
Utenti interessati |
parametro |
valore |
Scadenza deroga |
Importo interventi azioni correttive |
Toscana |
Arezzo |
2 |
1.800 |
boro |
3 mg/l |
31/12/12 |
€ 400.000 |
Arezzo |
2 |
9.622 |
arsenico |
20 µg/l |
€ 25.000 |
||
Livorno |
10 |
61.492 |
arsenico/boro |
20 µg/l arsenico - 3 mg/l boro |
€ 20.000.000 |
||
Livorno |
3 |
43.939 |
boro |
3 mg/l |
|||
Pisa |
1 |
2.008 |
boro |
3 mg/l |
|||
Pisa |
2 |
8.790 |
arsenico |
20 µg/l |
|||
Siena |
1 |
978 |
arsenico |
20 µg/l |
|||
Tot. |
4 |
21 |
128.629 |
|
|
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fonte: elaborazione Cittadinanzattiva-Legambiente su dati Regioni e Unione Europea, 2012