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Cittadinanzattiva in Audizione alla Commissione Giustizia della Camera su riforma forense: “no alla reintroduzione dei minimi tariffari e alla riserva di caccia per gli avvocati nelle attività extragiudiziali”


“Cittadinanzattiva esprime il proprio forte dissenso nei confronti della riforma della professione forense attualmente in discussione alla Camera”. Queste le prime dichiarazioni di Mimma Modica Alberti, nel corso dell’audizione informale di oggi – 3 marzo 2011 – svolta presso la Commissione Giustizia della Camera.

“Cittadinanzattiva critica in particolare il ripristino dei minimi tariffari, la restrizione degli ambiti di competenza delle associazioni dei consumatori e la definizione di una sorta di riserva di caccia per l’avvocatura nell’ambito di una serie di procedimenti extragiudizionali.

I minimi tariffari costituiscono una grave restrizione della concorrenza e rendono difficile per i cittadini districarsi nella giungla delle tariffe. Mancano inoltre regole che prevedano ed impongano un’adeguata e preventiva informazione al cittadino/cliente circa la possibilità di ricorrere a strumenti alternativi non giudiziari per la soluzione della controversia.

La restrizione degli ambiti di competenza delle associazioni dei consumatori impedisce a questi soggetti - portatori degli interessi dei cittadini e di competenze specifiche accumulate in anni di attività di tutela – di esercitare le proprie funzioni a vantaggio di tutti i cittadini e non solo dei propri aderenti. I diritti delle persone delle fasce più deboli saranno meno tutelati a vantaggio degli interessi corporativi degli avvocati.

Infine, il testo in esame prevede di estendere l’esclusiva dell’ordine forense all’ambito extragiudiziale, consentendo alla classe forense di poter assistere e rappresentare i cittadini “nelle procedure arbitrali, nei procedimenti di fronte alle autorità amministrative indipendenti e ad ogni altra amministrazione pubblica, e nei procedimenti di mediazione e di conciliazione”. Questa disposizione va in direzione contraria rispetto agli sviluppi più moderni dell’attuale legislazione e agli ottimi risultati ottenuti in questi anni in termini di tutela dei diritti dei cittadini attraverso pratiche conciliative e di giustizia alternativa

Redazione Online

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