Cittadinanzattiva parte civile nel maxiprocesso “mafia capitale”. Solo 22 su 50 le costituzioni ammesse. “Riconoscimento per nostro impegno su legalità e nella lotta alla corruzione”
Al termine di un'udienza fiume di oltre 12 ore, Cittadinanzattiva è stata riconosciuta parte civile anche nel maxiprocesso "mafia capitale", che annovera tra gli imputati Massimo Carminati e Salvatore Buzzi. A fronte di oltre 50 richieste, Cittadinanzattiva, rappresentata dall' avv. Stefano Maccioni della rete Giustizia per i Diritti-Cittadinanzattiva, è una delle 22 parti civili ad aver ottenuto l'ammissione, assieme a Libera, le associazioni Caponnetto e Borsellino, Sos Impresa e Fai Antiracket ed accanto a Regione Lazio, Comune, Ama, Consorzio Calatino, per citarne solo alcune, a fronte delle 50 richieste.
“Una ulteriore importantissima conferma”, ha commentato Laura Liberto, coordinatrice della rete Giustizia per i diritti di Cittadinanzattiva, “una nuova certificazione della fondatezza della nostra richiesta di costituzione e della nostra legittimazione. La decisione riconosce e certifica ancora una volta il valore, importanza e l' effettività delle azioni e dell'impegno concreto promosso dalla nostra organizzazione sul fronte della legalità e della lotta alla corruzione”.