Tra le iniziative anticipate: una lettera aperta indirizzata a Governo, parlamentari, governatori e amministratori locali, volta a stimolare l’azione di contrasto alla crescita, nelle città, delle malattie croniche non trasmissibili come diabete e obesità, e la proposta, al Comitato delle Regioni dell’Unione europea, di istituire la Giornata per la salute e il benessere nelle città a livello continentale.
Avanzata l’idea di un percorso formativo per Health City Manager, una nuova figura professionale di esperto in sanità pubblica, psico-sociologia delle comunità, architettura urbana e controllo delle disuguaglianze sociali e di salute, che avrà il compito di promuovere la salute e il benessere nelle città.
Roma, 7 maggio 2018 – Presentate oggi alla Camera dei Deputati le iniziative della seconda Giornata Nazionale per la salute e il benessere nelle città, promossa da Health City Institute, Cittadinanzattiva, CIA-Agricoltori Italiani, rete delle Città per il cammino e della salute della FIDAL-Federazione Italiana Atletica Leggera, rete Cities Changing Diabetes, con il patrocinio di Ministero della Salute, Ministero dell’Ambiente, ANCI-Associazione Nazionale Comuni d’Italia, Intergruppo parlamentare Qualità di vita nelle città, Unione Provincie Italiane, Coni e Rete Città Sane dell’Organizzazione mondiale della sanità.
«Istituita nel 2018, la giornata rientra tra le diverse attività ideate da Health City Institute, con lo scopo di promuovere la salute nelle città come bene comune. Si svolge ogni anno il 2 luglio e nelle settimane antecedente e successiva e ha tra gli obiettivi lo stimolo dell’azione dei Sindaci volta a contrastare la crescita, nei contesti urbani, delle malattie croniche non trasmissibili come diabete e obesità, un fenomeno strettamente legato all’aumento della popolazione nelle città e che rappresenta oggi il principale rischio per la salute e lo sviluppo dell’uomo», ha detto Andrea Lenzi, Presidente di Health City Institute e del Comitato per la biosicurezza e le biotecnologie della Presidenza del Consiglio dei ministri.
«La Giornata nazionale per la salute e il benessere nelle città, ha visto la partecipazione, lo scorso anno, di oltre 1.000 tra Provincie, Comuni, Enti ed Associazioni, a testimonianza di un interesse generale crescente sui temi della salute e del benessere nelle nostre città. La giornata si prefigge di portare il messaggio per cui la salute sia messa al centro delle politiche nazionali, regionali e delle città durante tutto l’anno, individuando e proponendo ogni anno un tema specifico e avrà come tema per il 2019: “Dai benessere alla tua città”», ha aggiunto l’on. Roberto Pella, Vicepresidente vicario ANCI delegato alla salute e coordinatore, insieme all’on. Daniela Sbrollini, dell’Intergruppo parlamentare Qualità della vita nelle città.
Durante il periodo dell’iniziativa, i cittadini e gli amministratori sono chiamati ad essere parte attiva e città, associazioni ed istituzioni potranno organizzare autonomamente azioni di sensibilizzazione culturali, sociali, sportive, sanitarie collegate al tema della salute e del benessere nelle città, promuovendole sul proprio territorio nelle forme più idonee.
«Nell’ultimo decennio, la popolazione mondiale risiedente negli ambiti urbani ha superato il 50 per cento e questo trend è in costante crescita, tanto che le stime dicono che rappresenterà circa il 70 per cento da qui a trent’anni», ha sottolineato Antonio Gaudioso, Segretario Generale di Cittadinanzattiva. «Questo imponente sviluppo urbano ha modificato profondamente lo stile di vita - ha proseguito - e trasforma il contesto sociale in cui viviamo, creando problemi di equità, generando tensioni sociali e introducendo minacce per la salute. Per contrastare questo fenomeno è necessario promuovere politiche che rendano i cittadini partecipi e consapevoli dell’importanza di avere comportamenti più virtuosi, come praticare attività fisica o seguire un’alimentazione corretta».
In occasione della presentazione della seconda Giornata Nazionale per la salute e il benessere nelle città, sono state illustrate alcune iniziative rivolte alle Istituzioni nazionali e internazionali. Innanzitutto, come ha annunciato Enzo Bianco, Vicepresidente del Comitato delle Regioni dell’Unione Europea, «l’Italia si farà parte attiva per portare la proposta di istituire la Giornata per la salute e il benessere nelle città a livello europeo presso il Comitato delle Regioni dell’UE.» Inoltre, sarà realizzata una lettera aperta, contenente i messaggi della Giornata, da indirizzare al Governo, ai parlamentari, ai governatori e agli amministratori locali italiani.
Infine, durante l’incontro è stata avanzata la proposta di istituire una nuova figura professionale: lo Health City Manager. «Questo professionista avrà il compito, in sinergia e collaborazione con gli enti di competenza di salute pubblica e prevenzione e le professioni sanitarie del territorio, di promuovere la salute e il benessere nelle città», ha chiarito l’on. Pella.
Nelle intenzioni dei promotori, l'Health City Manager sarà una professionalità che, al termine del percorso formativo, avrà maturato conoscenze trasversali e interdisciplinari in: promozione della salute e del benessere e prevenzione attraverso l’adozione di corretti stili di vita di malattie trasmissibili e non trasmissibili tipiche degli ambiti cittadini; valutazione dell’impatto sociale e psicologico della vita urbana sulla qualità di vita del cittadino; architettura della città, urbanistica e pianificazione territoriale, unitamente a capacità di lettura, integrazione e coordinamento dei piani di governo del territorio e di trasformazione dei contesti urbani; capacità di dialogo politico-amministrativo con i diversi livelli istituzionali.
«Il core curriculum della nuova figura è stato elaborato da Health City Institute insieme a EUPHA, l’Associazione europea egli esperti di sanità pubblica, organismi i cui esperti dovranno coordinare il comitato scientifico del corso che lo formerà. Questo nuovo professionista dimostrerà capacità di gestione della sanità pubblica, di sociologia e psico-sociologia delle comunità, di architettura urbana e di controllo nella riduzione delle disuguaglianze sociali e di salute», ha concluso Andrea Lenzi.