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Comunicati

Una raccolta firme per l’immediata pubblicazione dell’Anagrafe. A lanciarla Cittadinanzattiva, in occasione del IX Premio Scafidi e dell’avvio del tour “La mia scuola è” a Torino

Da Torino parte oggi una raccolta di firme tra i cittadini, promossa da Cittadinanzattiva e rivolta al Governo, per l’immediata pubblicazione dell’Anagrafe nazionale dell’Edilizia scolastica. “Genitori, studenti, organizzazioni civiche non possono restare inermi di fronte all’ennesimo dietrofront del Ministero sulla pubblicazione della Anagrafe, e alla chiusura rispetto ad un vincolo di trasparenza sul reale stato e fabbisogno delle scuole italiane, sancito anche dalla sentenza del Tar del Lazio (n.03014/2014) e dall’Ordinanza del Consiglio di Stato (agosto 2014), avviate da Cittadinanzattiva”, commenta Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale della scuola di Cittadinanzattiva.

In occasione del IX Premio per le Buone Pratiche a scuola “Vito Scafidi” e dell’avvio del tour della installazione “La mia scuola è”, in Piazza Castello fino al 26 aprile, Cittadinanzattiva  presenta alcune tra le richieste più urgenti su sicurezza e trasparenzanelle scuole, in particolare sul tema della edilizia scolastica.

Accelerare le indagini su solai e controsoffitti. Il susseguirsi di episodi di crolli nelle scuole (15 dall’inizio del 2015) impone l’approvazione veloce del Disegno di Legge 2994. “Se si dovessero allungare i tempi di approvazione del DDL, chiediamo al Governo di stralciare l’intera parte riguardante l’edilizia scolastica, con particolare riferimento all’avvio delle indagini diagnostiche su solai e controsoffitti in tutte le scuole”.
Dietro-front: se questa è la trasparenza della PA…Dopo l’ennesimo rinvio, chiediamo l’immediata pubblicazione da parte del Ministero dell’istruzione dei dati dell’Anagrafe dell’edilizia scolastica in suo possesso, pena la negazione di quanto previsto dalla normativa vigente circa l’obbligo di rendere accessibili e trasparenti, anche online, dati di interesse generale, come quelli sullo stato delle scuole italiane.
No alle gare al massimo ribasso, sì a controlli sugli appalti. In attesa della revisione del Codice degli Appalti, chiediamo l’impegno da parte dei singoli Comuni affinché non utilizzino più gare di appalto al massimo ribasso e avviino procedure di controllo ferree sui lavori di edilizia scolastica, dandone conto ai cittadini.
Sanzioni adeguate a chi specula sulla sicurezza dei bambini. Difronte all’accertamento di responsabilità penali rispetto ai lavori condotti in dispregio delle normative vigenti in materia di edilizia pubblica, occorre prevedere sanzioni esemplari nei confronti di chi progetta e realizza interventi illegali in ambienti pubblici con aggravante se si tratta di luoghi frequentati da minori, come le scuole.
Predisporre il Decreto attuativo della legge 81/2008 per le scuole. E’ indispensabile predisporre un Decreto o Regolamento attuativo della legge 81 (che disciplina la sicurezza dei luoghi di lavoro) per adattare e semplificare la normativa di sicurezza riferita alla scuola, definire meglio ruoli e responsabilità interni ed esterni e corrispettivi economici in materia di sicurezza scolastica, rivedere l’omologazione degli studenti al ruolo di lavoratori.
Includere le organizzazioni civiche nell’Osservatorio dell’Edilizia scolastica. Crediamo sia arrivato il momento di aprire l’Osservatorio alle organizzazioni civiche da anni impegnate per l’individuazione e l’implementazione degli interventi più urgenti, per il miglioramento della sicurezza, qualità e accessibilità dei servizi scolastici, per il monitoraggio dell’impatto concreto delle misure avviate, per il ruolo di stimolo, di controllo e di sussidiarietà esercitato verso le istituzioni. Organizzazioni civiche selezionate sulla base delle attività condotte, delle competenze dimostrate, dei risultati raggiunti nell’ambito dell’edilizia scolastica e della cultura della sicurezza.
Il servizio civile volontario dei ragazzi. I progetti di cittadinanza attiva e di volontariato, sempre più numerosi nelle scuole, attestano l’interesse, la disponibilità, la voglia di migliaia di ragazzi di prendersi cura di beni comuni e di soggetti deboli a scuola e sul territorio, assumendosi responsabilità. E’ una buona notizia. Occorre proseguire su questa strada favorendo, con progetti e campagne più durature ma anche con spazi curriculari ed extra curriculari, la formazione civica e l’impegno volontario dei più giovani.

Redazione Online

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