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Editoriali

associazioni scrivono alle banche

É in discussione in Parlamento la Legge di Bilancio che deve essere approvata prima di fine anno. Cittadinanzattiva intende sensibilizzare i parlamentari circa il problema dei risparmiatori traditi per la cattiva gestione delle due banche venete: Banca Popolare di Vicenza e  Veneto Banca.
Sta emergendo sempre più chiaramente quanto anche da noi denunciato relativamente alla dolosa assenza di controlli da parte degli organismi preposti a vigilare, la Banca d’Italia e la Consob.

Le due agenzie preposte rispettivamente alla stabilità bancaria ed alla vigilanza sui prodotti e sul loro collocamento si stanno vergognosamente rimpallando le responsabilità consapevoli, ormai, che l’opinione pubblica non è più disposta ad accettare tesi mistificatorie e tattiche dilatorie.
Cittadinanzattiva  chiede che vengano discussi ed approvati quegli emendamenti alle Legge di Bilancio volti a costituire un fondo di risarcimento per assicurare il doveroso ristoro ai risparmiatori vittime delle banche venete.

Riteniamo che il fondo debba essere alimentato dal sistema bancario, mutuando il meccanismo del Fondo interbancario di tutela dei depositi (FTD), e dal collocamento, anche parziale, dei crediti deteriorati.

Questi crediti deteriorati, la cui previsione di recupero è stimata nel 46%, ammontano complessivamente a circa 17 miliardi di euro.
Ben 8 miliardi dovrebbero entrare nelle casse dello Stato, creditore privilegiato della Liquidazione Coatta Amministrativa.

Il recupero, che si prevede in un arco temporale di dieci anni, consentirebbe il ristoro di una percentuale significativa delle azioni e delle obbligazioni subordinate che sono state oggetto di azzeramento.

Chiediamo, pertanto, che la Legge di Bilancio preveda sin d’ora l’assegnazione d’una quota da destinare agli azionisti ed obbligazionisti subordinati colpiti dall’evento finanziario catastrofico.

Cittadinanzattiva ritiene che i risparmiatori azzerati debbano essere solo ed esclusivamente quelli appartenenti alla cosiddetta fascia retail, ovvero i privati sottoscrittori che non avevano effettuato gli investimenti con natura speculativa ma in ottica di risparmio.

Di contro dovranno essere esclusi tutti quei soggetti le cui posizioni debitorie insolventi hanno prodotto il dissesto delle due banche venete e tutti coloro che hanno effettuato operazioni, anche per significativi importi, con la garanzia del riacquisto o di una remunerazione da parte delle due banche venete ora in Liquidazione Coatta Amministrativa.

Costoro, infatti, con il loro comportamento palesemente truffaldino hanno contribuito a determinarne il tracollo, a danno di tutti gli altri azionisti che credevano nei principi mutualistici cui si ispiravano le banche popolari.

Auspichiamo che i risparmiatori truffati tornino ad avere fiducia nel sistema bancario italiano, volano importante per l'economia. Ma perché ciò accada è indispensabile  che il Parlamento ed il Governo facciano la loro parte restituendo quanto è stato maltolto ai tanti risparmiatori defraudati e, soprattutto, che vengano perseguiti con rigore gli autori di queste truffe, senza escludere chi doveva istituzionalmente controllare e non l’ha fatto.

Antonio Gaudioso

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