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FAQ

1) Esiste una esenzione per gli esami e le analisi in gravidanza?
Sì, il Decreto del Ministero della Sanità 10 settembre 1998 prevede alcune esenzioni per l’accesso ad esami di laboratorio e di diagnostica strumentale specifici per ogni fase della gravidanza.
Il decreto prevede esenzioni per la tutela della maternità responsabile anche per prestazioni preconcezionali. Quindi se si desidera una gravidanza, si possono eseguire preliminarmente degli esami ed una consulenza ginecologica, gratuiti.

2) In che modo avrò diritto all’esenzione? Sulla ricetta dovrà essere apposto un codice specifico?
Sì certamente, il medico di famiglia o lo specialista dovrà apporre un codice specifico di esenzione sulla ricetta.
Per le prestazioni preconcezionali, quindi nel caso si desideri una gravidanza, il medico dovrà apporre sulla ricetta il codice M00 in questo modo avrai diritto alle prestazioni previste nel Decreto in questa fase.
Per le prestazioni durante la gravidanza il codice di esenzione è M + il numero della settimana di gravidanza (da 01 a 41) in questo modo avrai diritto alle prestazioni previste nel Decreto per quella specifica fase della gravidanza.
In caso di gravidanza a rischio il codice di esenzione è M50 in questo caso avrai diritto a tutte le prestazioni ritenute utili al monitoraggio dell’evoluzione della gravidanza.

3) I tempi per ottenere alcuni esami presso il SSN sono lunghi e non utili alle necessità di una gravidanza?
Potrebbe essere vero, ma solo se non ci si muove per tempo!!
Infatti proprio perché gli esami e le indagini strumentali sono cadenzate nel tempo puoi prenotarle con il giusto anticipo. In questo modo avrai più probabilità di ottenere la prestazione nei tempi utili.

Le cellule staminali da cordone ombelicale

 4) A cosa possono servire le cellule staminali presenti nel sangue del cordone ombelicale?
Le cellule staminali sono cellule non ancora differenziate ovvero che non hanno ancora una funzione ben precisa all’interno dell’organismo. L’utilizzo delle cellule staminali da cordone ombelicale può essere quindi molto utile per curare diverse patologie soprattutto ematologiche (leucemie, linfomi, talassemie e alcune gravi carenze del sistema immunitario) poiché sono in grado di riprodurre cellule del sangue. La Donazione del sangue da cordone ombelicale è una pratica utile e di grande valore sociale.

5) Cosa fare se si decide di donale il sangue del cordone ombelicale?
Se si decide di donare il sangue del cordone ombelicale ci si può rivolgere ad uno dei 300 ospedali abilitati al prelievo. Questi ospedali sono collegati alle 19 banche per la conservazione autorizzate alla raccolta sul territorio nazionale. Il percorso di donazione è completamente gratuito.
Per trovare un ospedale dove donare visita il sito: www.adisco.it
Una volta dato il proprio consenso alla donazione (previsto dalla norma) si inizia il percorso che prevede:

•    colloquio con un medico o con il personale ostetrico per la compilazione del questionario anamnestico sulle condizioni di salute generali
•    prelievo del sangue per l’esecuzione degli esami (test virologici) previsti per la donazione del sangue al momento del parto
•    controllo tra i 6 e i 12 mesi dal parto dell’anamnesi della madre e del piccolo donatore con ripetizione degli esami di legge obbligatori sulla mamma per confermare definitivamente l’idoneità del campione di sangue prelevato per fini allogenici.

6) In Italia è consentita la conservazione del sangue ad uso personale?
Nel nostro paese non è consentita la conservazione per uso unicamente personale del sangue del cordone ombelicale, tranne nei casi in cui sia presente, nel nascituro o tra i suoi consanguinei, una patologia per la quale è appropriato l’utilizzo delle cellule staminali del sangue da cordone ombelicale.
Quindi quali sono le condizioni?:

  • patologie in atto presenti nel neonato o evidenziate in epoca prenatale o in un consanguineo al momento della raccolta e trattabili con le cellule staminali
  • famiglie a rischio di avere figli affetti da malattie geneticamente determinate per le quali risulti appropriato l’utilizzo di cellule staminali da sangue cordonale.

La conservazione del sangue cordonale per uso autolo-dedicato è autorizzata dal responsabile della banca per la conservazione del sangue cordonale, dietro presentazione di motivata documentazione sanitaria rilasciata gratuitamente da un medico specialista nello specifico ambito clinico.

7) Posso comunque decidere di conservare il sangue da cordone ombelicale all’estero?
La norma consente di esportare, presso una struttura estera a proprie spese, il sangue di cordone ombelicale prelevato al momento della nascita del proprio figlio e conservarlo ad uso personale, pur se tale attività di conservazione ad uso autologo non ha rilevanti valenze scientifiche sulla possibilità di soddisfare eventuali esigenze terapeutiche future.

Attenzione!!! Nella norma è anche previsto che la Regione o Provincia autonoma può stabilire il pagamento di una tariffa in base ai costi sostenuti per le il rilascio dell'autorizzazione e la procedura di raccolta del campione di sangue da cordone ombelicale.

(ultimo aggiornamento: gennaio 2012)
FAQ realizzate grazie a "Tutela Online", con il contributo non condizionato di Celgene

Redazione Online

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