Notizie false (o "fake news") e bufale sono ormai all'ordine del giorno sui social media e non solo. Quasi la metà dei cittadini europei (circa il 46% nel 2016) si informa sui social media senza controllare l’attendibilità delle fonti: sei notizie su dieci vengono condivise senza esser state lette.
Perché le bufale vengono create e diffuse?
Generalmente, lo scopo è quello di attirare l'attenzione dell’utente e generare traffico verso una determinata pagina web (per guadagnare, quindi, attraverso la pubblicità presente sul sito in questione); oppure, si punta a generare disinformazione, attraverso contenuti ingannevoli creati appositamente per influenzare l’opinione del lettore.
L'Unione Europea ha divulgato una lista di cinque suggerimenti per verificare l'effettiva affidabilità delle notizie provenienti dal web:
1) Sii scettico: quando leggi una notizia che ha un tono forzatamente drammatico, controlla sempre la provenienza della fonte. Sul sito dovrebbe esserci sempre la sezione “chi siamo”.
2) Scopri chi è l'autore della notizia. Esiste veramente? L'identità di un giornalista affermato è facilmente rintracciabile e riscontrabile online.
3) Controlla l'affidabilità delle fonti che utilizza la notizia: assenza di fonti o inaffidabilità di quest'ultime, solitamente, connotano una notizia falsa.
4) Pensa prima di condividere: fai qualche ricerca in più per controllare l'attendibilità della notizia prima di condividere sui social un contenuto di dubbia provenienza.
5) Esistono account social che smascherano le notizie-bufala (ad esempio: @EUvsDisnfo, @StopFakingNEws, @DFRLab). Segnala eventuali notizie false e contribuisci a diffondere una corretta informazione.
Per maggiori informazioni, clicca qui (link in inglese).