Ho appena cambiato la mia immagine del profilo e così faranno nelle prossime ore tutti gli amici di Cittadinanzattiva.
Sosteniamo senza nessun dubbio, senza nessun distinguo, la legge sulla cittadinanza perché è necessario, giusto, ovvio riconoscere la cittadinanza a chi cittadino lo è già nella vita di tutti i giorni. È nato qui, vive, lavora, gioca, litiga, ama, fa la fila all’ufficio postale, fa il tifo per la nazionale o nella metro a Roma parla dell’addio di Totti al calcio giocato come una tragedia
È una legge che arriva tardi e proprio per questo non possiamo più perdere tempo.
È assurdo e disonesto parlare di questa legge legandola all’immigrazione clandestina. Non c’entra niente.
I tempi della politica troppe volte non coincidono con quelli della vita reale e questo crea sconcerto e anche una certa incazzatura, almeno a me provocano questo.
Parlare di riconoscimento delle unioni civili, del diritto ad un dignitoso fine vita, del riconoscimento della cittadinanza a chi cittadino lo è già nel quotidiano non è una particolare azione riformista, è semplicemente un tentativo di adeguare le norme alla vita reale. Alle speranze, ai desideri, ai bisogni della comunità.
Un paese serio, uno stato forte, non ha paura di riconoscere un diritto. Anzi, un nuovo diritto rende lo stato stesso più forte, più autorevole.
Italiani sono tutti coloro che dimostrano di amare questo paese, di rispettarne le leggi, di battersi per renderlo migliore. Qualsiasi colore colore della pelle o religione abbiano. Per questo #sonoitalianoanchio.
Vi chiedo di sostenere questa e le iniziative e le campagne che non solo noi ma tante altre organizzazioni della cittadinanza attiva stanno promuovendo in questi giorni.
Di adottare delle azioni simboliche piccole come quelle di cambiare le vostre foto sui social personalizzandola con quella di questa o altre campagne. Di andare nelle strade nelle manifestazioni, di far sentire ai nostri rappresentanti in parlamento come la pensate.
Insomma, di prendere posizione.
A chi dice che questa legge può mettere in pericolo il governo rispondo con un pacato #chissenefrega. Con decine di governi caduti in decenni per motivi assurdi e inconfessabili meglio rischiare per qualcosa per cui vale la pena di combattere. E possibilmente far di tutto per vincere.