La Corte di Appello di Roma ribalta la sentenza di primo grado che aveva assolto Maurizio Venafro, l’ex capo di gabinetto alla Regione Lazio, con formula piena "per non aver commesso il fatto". I giudici della terza Corte di Appello hanno così accolto la richiesta del Sostituto procuratore generale di Roma e condannato Venafro - accusato, nell'ambito di uno dei filoni del processo Mafia Capitale, di turbativa d'asta - alla reclusione di un anno, disponendone anche il divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione per la durata della pena.
Cittadinanzattiva è parte civile nel processo. Leggi di più