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Il progetto “Le città e l'uso sostenibile dell’acqua e delle risorse naturali” si propone di coinvolgere cittadini, scuole, studenti, associazioni, Istituzioni, aziende, università, per attivare in alcune città e comuni azioni, impegni e buone pratiche sull’acqua che rendano più “vivibili” i nostri territori, secondo gli Obiettivi dell’Agenda 2030 (il programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU)
A tutt’oggi, l’Obiettivo 6 di garantire l’accesso universale all’acqua e ai servizi igienico-sanitari non è assicurato e non sembra possa essere raggiunto, entro il 2030, da nessuno dei 197 Stati che hanno sottoscritto l’Agenda 2030.

Sono 2,2 miliardi le persone che ancora oggi vivono senza accesso all’acqua potabile. Lavarsi le mani (specialmente oggi giorno, il lavaggio delle mani è la chiave per prevenire la diffusione del virus “COVID-19”), semplice gesto di prevenzione, è una pratica igienica che a molte persone nel mondo è ancora oggi preclusa per la mancanza di fonti d’acqua sicure.
Gli enti e associazioni partner del progetto - co-finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) con AID 11788 - sono il Centro per il Volontariato Internazionale (CeVI) di Udine, con un partenariato costituito da gestori dell’acqua - MM Spa (Milano), CAFC (Udine), dal Comune di Milano (Ass. Transizione Ambientale), Coordinamento Enti locali per la pace, Università di Udine (DPIA); organizzazioni della società civile: Comitato Italiano per il Contratto Mondiale dell’Acqua (CICMA), Cittadinanzattiva, People Help the People (PHP), Gruppo Missioni Africa (GMA), Solidarietà e Cooperazione CIPSI.

Per saperne di più:

Edoardo Rinaldi

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