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Identificazione delle strutture residenziali dedicate ove trasferire i pazienti affetti da COVID-19 che non necessitano di ricovero ospedaliero, per evitare il diffondersi del contagi; dispositivi di protezione per tutto il personale che opera nelle residenze sanitarie assistite; tamponi per gli operatori sanitari e socio-sanitari; percorsi formativi e di prevenzione specifica per tutto il personale operante nelle RSA; l’adozione di modelli di gestione del rischio per le cure come avviene per gli ospedali; potenziamento del personale in servizio presso queste strutture, anche attraverso i meccanismi di reclutamento straordinario già attivati per le strutture di ricovero ospedaliero. E ancora, continuare a garantire i servizi mensa, lavanderia e pulizia. E garanzia per i familiari degli assistiti di ricevere tutte le informazioni in merito al loro stato di salute ed a eventuali trasferimenti presso altre strutture.

Sono questi i principali contenuti della lettera-appello inviata da Cittadinanzattiva ai Presidenti delle Regioni, agli Assessori regionali alla Salute e al Coordinatore Commissione salute Conferenza delle Regioni, Luigi Genesio Icardi, affinché siano adottati al più presto i piani straordinari d’emergenza finalizzati alla prevenzione, assistenza e controllo del contagio da Covid-19 nelle Residenze Sanitarie Assistite (RSA), alla luce di quanto già previsto dalle disposizioni emanate dal Governo con i DPCM dell’08.03.2020, del 09.03.2020 e del 17.03.2020, e dalle linee di indirizzo contenute nella Circolare emanata dal Direttore della Programmazione generale del Ministero della salute in data 25 marzo 2020.

Cittadinanzattiva dedica la mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per informazione, sostegno e tutela anche agli ospiti delle RSA ed alle loro famiglie. Fra le segnalazioni ad oggi ricevute sul tema: la carenza di dispositivi di protezione individuale per il personale e gli ospiti nella RSA Madonna del Rosario di Civitavecchia, nella Unione RSA in Val Seriana (provincia di Bergamo) e RSA San Giovanni, nella Oasi di Troina in Sicilia, nella casa per anziani di Terni; la mancata informazione da parte della direzione su pazienti trasferiti in altre strutture nella RSA di Chiaravalle in Calabria e nella struttura Madonna di Rosario di Civitavecchia.

Leggi il comunicato stampa

Scarica la lettera

Aurora Avenoso

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