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E' stato reso noto in questi giorni l’elenco dei Comuni che sono rientrati nella graduatoria provvisoria del Ministero dell'Istruzione per l’assegnazione delle risorse dell’8 per mille destinate alla messa in sicurezza delle scuole.  Dal 2020, infatti, i cittadini che scelgono di destinare l’8 per mille allo Stato possono anche specificare a quale delle cinque possibilità di intervento desiderano siano destinati i fondi: interventi straordinari per fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati e ai minori non accompagnati, conservazione dei beni culturali, o ristrutturazione, messa in sicurezza ed efficientamento energetico delle scuole.

Come emerge da una elaborazione di Centro Studi Enti Locali basata su dati del Ministero, a fare richiesta dei fondi dell'8xmille per la scuola sono 346 comuni: 111 del nord Italia, 43 del centro e 192 del sud e delle isole. Ciò che colpisce è però l’abisso tra le risorse disponibili e quelle richieste, destinate a rimanere insoddisfatte per l’80%. A fronte di istanze presentate per poco meno di 115 milioni di euro, le risorse che saranno effettivamente ripartite ammontano infatti a soli 22,4 milioni.

Questo anche perchè la gran parte dei contribuenti (precisamente il 58%) non compie una scelta sulla finalità dell'8xmille e questa mancata scelta, per il meccanismo vigente di redistribuzione delle risorse libere in misura proporzionale alle scelte espresse finisce per premiare la Chiesa che è saldamente il beneficiario preferito dai contribuenti italiani.

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Aurora Avenoso

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